In occasione dell’80° anniversario della Liberazione della Corea, DeepBrain AI ha compiuto un gesto che scorre tra memoria e tecnologia: trasformando una vecchia foto in bianco e nero di Ahn Jung-geun in un’immagine animata e colorata, capace di dare nuovo slancio alla storia. Questo progetto, sviluppato attraverso la piattaforma “AI Studio”, non è stato solo un esercizio tecnico, ma un ponte tra passato e futuro, tra commemorazione e innovazione.
L’operazione ha preso forma con la tecnologia di restauro e sintesi video di AI Studio. DeepBrain AI ha innanzitutto colorato la fotografia, restituendole una vibrazione visiva moderna. Successivamente ha estratto i dati facciali, applicando il deep learning per animare delicatamente la bocca e i gesti del volto, rendendo il risultato sorprendentemente realistico. Il volto antico non è rimasto immobile: ha respirato, parlato, evocato la presenza di Ahn Jung-geun all’interno del nostro tempo.
Per rendere l’esperienza accessibile e partecipativa, è stata creata una pagina online dedicata, visibile a chiunque voglia ricordare quel momento. Oltre al video restaurato, gli utenti possono confrontare i “prima e dopo”, e creare il proprio video commemorativo personale, da conservare o condividere online. Un modo per rendere il ricordo vivente e intimo, al di là delle cerimonie tradizionali.
La visione alle spalle di questo progetto è ben chiara nelle parole del CEO Se‑young Jang: “La tecnologia dell’intelligenza artificiale non è solo innovazione; è uno strumento in grado di collegare passato e presente e trasmettere valore storico alle generazioni future”. Ha aggiunto che il restauro di Ahn Jung-geun ambisce a fare per la memoria storica ciò che la narrazione emotiva fa per il presente.
Non si tratta di un caso isolato per DeepBrain AI. Già in passato, l’azienda aveva accompagnato la commemorazione della Resistenza Coreana con altri progetti simili: per esempio, nel 2023 il volto di Yoon Bong-gil fu protagonista di video animati trasmessi su schermi pubblici, mentre nel 2021 partecipò alla realizzazione del documentario “Okbaraji, Their Independence Movement” per portare alla vita figure come Kim Tae-kyu, un eroe altrimenti conosciuto solo attraverso fotografie statiche.
Questo tentativo collettivo di animare la storia con l’IA offre un nuovo paradigma per preservare il patrimonio culturale e formativo. Più che un restauro estetico, è una risignificazione. È la storia che parla, non resta silenziosa — capace di insegnare, emozionare e resistere. E specie in un giorno come quello della Liberazione, un volto che parla è un invito a ricordare, ma anche a continuare—con consapevolezza e gratitudine—quel cammino verso una società libera.