Negli ultimi mesi, abbiamo assistito all’arrivo di una nuova generazione di dispositivi indossabili basati sull’intelligenza artificiale. L’idea era che questi dispositivi avrebbero potuto cambiare il gioco, magari addirittura superando gli smartphone. Tuttavia, quando Rabbit Inc. e Humane hanno presentato Rabbit R1 e AI Pin, le reazioni sono state diverse da quanto ci si aspettava.
Marques Brownlee, uno dei revisori tecnologici più seguiti, ha definito Rabbit R1 appena sufficiente e, per di più, alcuni sviluppatori hanno scoperto che in realtà Rabbit R1 era solo un’applicazione eseguibile su qualsiasi smartphone, non un dispositivo indossabile autonomo.
Anche AI Pin di Humane non ha ricevuto una calorosa accoglienza. Nonostante i suoi sforzi per posizionarsi come il futuro del post-smartphone, è stato visto semplicemente come uno smartphone senza schermo. Peggio ancora, ci sono segnalazioni che i fondatori stiano cercando acquirenti per l’azienda.
Questi eventi dimostrano che la sostituzione degli smartphone con dispositivi indossabili basati sull’intelligenza artificiale è ancora lontana. Gli smartphone sono diventati una parte integrante della nostra vita quotidiana, offrendo una vasta gamma di funzionalità e convenienze.
Anche se l’intelligenza artificiale arriverà sui telefoni, rendendo l’IA più accessibile ai consumatori, la transizione verso dispositivi indossabili richiederà più tempo e un cambiamento culturale significativo.
Eppure, non bisogna dare per scontato il lavoro di coloro che stanno cercando di innovare in questo campo. I dispositivi indossabili basati sull’intelligenza artificiale sono ancora in una fase embrionale, e ciò che vediamo ora sono solo le prime iterazioni. Potremmo vedere dispositivi migliori in futuro.
Inoltre, non tutti i dispositivi indossabili con intelligenza artificiale deludono. Gli occhiali Ray Ban AI di Meta hanno ricevuto recensioni positive, dimostrando che ci sono ancora opportunità per l’innovazione in questo settore.
In definitiva, il futuro dei dispositivi indossabili basati sull’intelligenza artificiale è incerto, ma ci sono ancora speranze per nuove e migliori iterazioni.