Eric Schmidt, ex CEO di Google, ha recentemente condiviso la sua visione sull’Intelligenza Artificiale Generale (AGI), suggerendo che potrebbe portare a una nuova era di conoscenza e creatività, paragonabile a un “nuovo Rinascimento”.
Schmidt sottolinea che il concetto di AGI si è evoluto nel tempo. Inizialmente, l’obiettivo era creare sistemi in grado di imitare specifiche capacità umane, come superare il test di Turing. Oggi, l’AGI è vista come la capacità di una macchina di comprendere, apprendere e svolgere qualsiasi compito intellettuale umano. Demis Hassabis, CEO di Google DeepMind, descrive l’AGI come la capacità di scoprire teorie scientifiche innovative, simile a ciò che fece Einstein con la teoria della relatività.
Un aspetto fondamentale dell’AGI, secondo Schmidt, è la sua capacità di andare oltre la semplice rielaborazione delle informazioni esistenti, generando nuova conoscenza attraverso scoperte autonome. Questa capacità potrebbe portare a progressi significativi in vari campi, come la fisica e la matematica, accelerando scoperte e innovazioni.
L’AGI potrebbe rivoluzionare settori come l’economia, migliorando la modellazione delle dinamiche economiche globali e supportando decisioni politiche più informate. Tuttavia, emergono anche sfide legate alla sostituzione di posti di lavoro e a dilemmi etici. Pertanto, è essenziale sviluppare l’AGI in modo responsabile, con linee guida etiche che garantiscano benefici per l’umanità.
Schmidt prevede che l’AGI potrebbe stimolare un “nuovo Rinascimento”, ampliando le capacità umane e promuovendo una maggiore comprensione del nostro ruolo nell’universo. Questo richiede una collaborazione tra l’intelligenza artificiale e il pensiero critico umano, assicurando che l’AGI sia utilizzata in modo responsabile ed efficace.