Immagine AI

Il panorama digitale sta vivendo una trasformazione radicale grazie all’Intelligenza Artificiale (AI), e in questo scenario dirompente, il tema del diritto d’autore e della legittimità nell’uso dei contenuti è emerso con forza. In risposta a queste sfide e per aprire un nuovo capitolo di collaborazione, Getty Images, uno dei colossi mondiali nella distribuzione di immagini e contenuti visivi, ha siglato un accordo strategico pluriennale con Perplexity AI, una startup emergente nel settore della ricerca basata sull’AI.

Questo accordo non è un semplice affare commerciale, ma rappresenta un punto di svolta nel modo in cui il contenuto visivo licenziato si integrerà nei motori di ricerca e nei sistemi generativi di intelligenza artificiale. L’intesa, che ha avuto un impatto immediato e significativo, facendo schizzare in alto le azioni di Getty Images a Wall Street, mira a definire nuovi standard di legalità e trasparenza in un’era in cui l’AI ha spesso attinto a librerie di dati non licenziati.

Il cuore dell’accordo risiede nella possibilità per Perplexity di integrare la vasta e preziosa libreria di immagini di Getty Images all’interno dei suoi flussi di lavoro di intelligenza artificiale. Questa libreria comprende milioni di immagini, sia creative che editoriali, che coprono eventi di attualità, sport, intrattenimento e arte in ogni angolo del globo, rappresentando di fatto una storialità visiva del mondo.

L’integrazione di questi contenuti con licenza all’interno degli strumenti di Perplexity, che ambisce a competere con i motori di ricerca tradizionali fornendo risposte rapide e basate sull’AI, è fondamentale per due motivi. In primo luogo, arricchisce in modo esponenziale la qualità e l’affidabilità delle risposte fornite dall’AI di Perplexity, aggiungendo una dimensione visiva d’impatto alle informazioni testuali. In secondo luogo, e questo è il punto cruciale, stabilisce un precedente nel mercato: l’utilizzo di materiale protetto da copyright avviene in modo legittimo e compensato, tutelando i creatori originali.

Finora, il dibattito sull’AI generativa è stato acceso dalla questione dell’addestramento dei modelli su dataset che spesso includevano opere protette senza il consenso o il risarcimento dei detentori dei diritti. Getty Images si è distinta come una delle voci più forti a difesa del diritto d’autore nell’era dell’AI.

La partnership con Perplexity è un modo concreto per affrontare questo problema. L’accordo, infatti, non si limita a concedere l’accesso, ma impone l’obbligo che le immagini creative ed editoriali di Getty vengano visualizzate con i crediti appropriati e i relativi link che ne indichino la provenienza. Questo elemento di trasparenza è essenziale per contrastare la tendenza dei contenuti generati dall’AI a circolare in modo “senza fonte” e caotico. In un mondo in cui l’informazione è sempre più mediata dall’AI, sapere chi ha creato un contenuto e da dove proviene l’informazione è un pilastro della responsabilità digitale.

Di Fantasy