Mentre Google ha rilasciato il suo chatbot di intelligenza artificiale (AI) “Bard” da utilizzare in 180 paesi in tutto il mondo, l’UE e il Canada sono esclusi senza alcuna spiegazione, attirando l’attenzione sul retroscena.
Arstechnica ha riferito che si presumeva che il ‘Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR)’ del paese escluso dal servizio fosse un problema, citando il caso in cui l’autorità italiana per la protezione dei dati personali una volta aveva ordinato di vietare l’uso di “ChatGPT”.
Il “Garante”, un’organizzazione indipendente per la protezione delle informazioni personali in Italia, ha dichiarato il 31 marzo che “ChatGPT” non ha alcuna base per l’apprendimento utilizzando le conversazioni con gli utenti e non controlla l’età, quindi è dannoso per i minori. e ne ha vietato l’uso fino a quando non sono state prese misure correttive.
Il Garante ha sottolineato che ‘ChatGPT’ dovrebbe garantire trasparenza e diritti degli interessati, e avere una base giuridica per addestrare algoritmi con i dati degli utenti. Questo punto si basa sul GDPR, che è stato introdotto per la prima volta nell’UE.
Lo scopo principale del GDPR è quello di garantire agli utenti i diritti relativi ai propri dati. Riconosciamo il diritto di accesso, rettifica, cancellazione, elaborazione e portabilità, nonché il rifiuto di usi automatizzati come la profilazione. Se le aziende di intelligenza artificiale escludono gli utenti da questi diritti, verranno multate. Sebbene questi regolamenti siano stati modificati e introdotti da paesi di tutto il mondo per adattarsi alle circostanze, sono più flessibili rispetto a quelli dell’UE e del Canada.
Su richiesta delle autorità italiane, Open AI ha revocato il divieto consentendo agli utenti di vietare a ChatGPT di apprendere attraverso la chat, controllando la loro età quando creano un account per la prima volta e ottenendo il permesso dei genitori per i minori di 18 anni.
Si interpreta che Google abbia anche escluso i servizi in queste regioni tenendo presente il GDPR dell’UE e del Canada. Inoltre, poiché l’UE si sta attualmente preparando a emanare l’AI ACT, la prima legge per regolamentare l’IA, si prevede che dopo averlo visto, introdurrà “Bard” in Europa e in Canada attraverso misure complementari.