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Google ha appena lanciato la sua prima campagna promozionale utilizzando l’intelligenza artificiale (IA) per la creazione di video, segnando un’importante pietra miliare nel campo delle produzioni cinematografiche assistite dall’IA. Il 10 aprile, l’azienda ha annunciato il lancio del programma “AI on Screen”, una serie di cortometraggi realizzati in collaborazione con Range Media Partners, una società di produzione di Hollywood che gestisce anche artisti e produce spot pubblicitari.

In questa collaborazione, Google fornirà la tecnologia di intelligenza artificiale e il finanziamento necessario per supportare i registi affiliati a Range Media nella creazione di film che esplorano le potenzialità narrative dell’IA. Già due film sono entrati in produzione: SWEETWATER, scritto da Sean Douglas, e LUCID, scritto da Sammy Cohen. Entrambi sono programmati per essere rilasciati entro la fine dell’anno e sono destinati a partecipare a importanti festival cinematografici.

Oltre ai film in produzione, Google ha anche aperto la ricerca per nuove idee e progetti per cortometraggi che spaziano tra i generi più disparati, tra cui fantascienza, dramma e thriller. Creatori e registi si sono già rivolti a Range Media, entusiasti di esplorare nuovi modi di narrare storie futuristiche, con un focus particolare sull’uso innovativo dell’intelligenza artificiale come elemento centrale della trama.

Nel contesto dell’industria cinematografica, altre grandi aziende stanno seguendo la stessa strada, utilizzando l’IA per la creazione di contenuti. OpenAI, per esempio, ha collaborato con importanti studi di produzione fin dal lancio del suo modello Sora l’anno scorso, mentre Runway è diventata la prima grande casa di produzione di Hollywood a unire le forze con Lionsgate per la realizzazione di progetti basati sull’intelligenza artificiale. Anche Meta ha collaborato con Blumhouse per produrre un cortometraggio incentrato sull’IA.

Nonostante queste collaborazioni, Google si era inizialmente mostrata cauta riguardo al rilascio di alcuni dei suoi modelli video, come Phenaki e Bio, a causa delle preoccupazioni legate ai deepfake. Tuttavia, a partire dalla fine dello scorso anno, l’azienda ha deciso di concentrarsi maggiormente sulla produzione di contenuti piuttosto che sullo sviluppo esclusivo della tecnologia, lanciando una promozione su larga scala che dimostra l’impegno di Google nel rivoluzionare l’industria cinematografica attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale.

Di Fantasy