Nel corso della conferenza Google Cloud Next di oggi, Google sta per svelare una serie di nuovi aggiornamenti che ruotano attorno all’intelligenza artificiale e che coinvolgono diversi aspetti del suo portafoglio, inclusi i suoi servizi di database.
Tra le novità legate all’intelligenza artificiale nei database, spicca l’introduzione di AlloyDB AI. Questa nuova implementazione nel panorama dei database cloud compatibili con PostgreSQL include l’integrazione di vettori direttamente all’interno del database. Un ulteriore sviluppo è rappresentato da AlloyDB Omni, un servizio in fase di lancio pubblico che permetterà agli utenti di utilizzare AlloyDB al di fuori dell’ambiente di Google Cloud.
Google ha dato il via a AlloyDB in anteprima nel maggio del 2022, presentando un database basato su PostgreSQL che unisce capacità transazionali e analitiche. La piattaforma Omni è stata poi svelata da Google nel marzo del 2023, aprendo la strada a un’ampia varietà di opzioni di implementazione.
La presenza dell’intelligenza artificiale sarà cruciale anche per agevolare la migrazione dei dati da database Oracle a AlloyDB. Questa funzionalità verrà resa possibile grazie a Duet AI, un nuovo strumento nel servizio di migrazione dei database di Google. Oltre a questi sviluppi su AlloyDB, Google sta introdurre Cloud Spanner Data Boost, una nuova funzionalità che semplificherà le interrogazioni dei dati ordinati in Cloud Spanner attraverso Google BigQuery. Duet AI sta facendo il suo ingresso anche in Cloud Spanner, per abilitare query in linguaggio naturale sulle operazioni sui dati.
Andi Gutmans, vicepresidente e direttore generale dei database di Google, ha sottolineato: “Riteniamo che i database possano colmare il divario tra i modelli linguistici di grandi dimensioni e le applicazioni di intelligenza artificiale. Gli utenti aziendali, in particolare, desiderano l’esperienza di ChatGPT, ma hanno bisogno di ancorare le loro applicazioni generative di intelligenza artificiale a dati aziendali reali, evitando eccessiva creatività”.
I database basati su vettori stanno guadagnando sempre più importanza, diventando i custodi dei dati per le applicazioni di intelligenza artificiale. Mentre ci sono database vettoriali specializzati come Pinecone e Milvus, anche i database esistenti come PostgreSQL stanno ampliando il supporto per i vettori. Nel caso di PostgreSQL, la tecnologia open source pgvector è diventata un’aggiunta frequente per supportare i vettori. Alcuni fornitori, come Neon, un database cloud compatibile con PostgreSQL, hanno adottato un approccio proprietario chiamato pg_embedding per integrare i vettori.
Gutmans ha spiegato che AlloyDB offre all’intelligenza artificiale un insieme più ampio di funzionalità rispetto a pgvector. In particolare, le capacità vettoriali sono state integrate profondamente nel motore di query di AlloyDB, migliorando l’efficienza e l’ottimizzazione delle interrogazioni.
Un ulteriore elemento chiave è l’implementazione del supporto per la quantizzazione vettoriale. Questa funzionalità permette agli utenti di AlloyDB di ridurre notevolmente lo spazio necessario per memorizzare i vettori, contribuendo così a ottimizzare i costi di archiviazione.
Oltre a potenziare pgvector, Google mira a semplificare la combinazione tra modelli linguistici di grandi dimensioni e dati aziendali. AlloyDB AI offre agli sviluppatori diverse modalità per generare incorporamenti vettoriali. Tra queste, l’integrazione con Vertex AI di Google, che consente di creare facilmente incorporamenti vettoriali. Google sta anche integrando modelli di incorporamento leggeri direttamente nel database. Inoltre, l’integrazione con la tecnologia open source LangChain offre agli sviluppatori una soluzione per aggregare dati per applicazioni basate sull’intelligenza artificiale.
Gutmans ha commentato: “AlloyDB rappresenta un insieme completo di funzionalità pensate per consentire agli sviluppatori di colmare il divario tra i dati aziendali e i modelli linguistici di grandi dimensioni”.
Da tempo, PostgreSQL e, di conseguenza, database come AlloyDB, sono stati considerati come possibili alternative ai sistemi Oracle.
Google ha costantemente investito nello sviluppo di strumenti di migrazione dei database per i suoi servizi. Questi strumenti mirano a trasferire automaticamente un database Oracle esistente, insieme alle sue funzionalità, in un’implementazione di AlloyDB. Gutmans ha spiegato che sebbene il modello di migrazione basato su regole soddisfi molti requisiti, ci sono casi d’uso che richiedono un approccio diverso. Qui entra in gioco Duet AI nel servizio di migrazione del database.
L’intelligenza artificiale di Duet nel servizio di migrazione del database offre agli sviluppatori la possibilità di fornire indicazioni manuali su come migrare determinate parti delle procedure memorizzate da Oracle a AlloyDB. Duet AI utilizza i modelli linguistici di grandi dimensioni per generare il codice necessario, che può quindi essere eseguito su un cluster.
Gutmans ha dichiarato: “Quando si tratta di convertire le procedure memorizzate Oracle in PostgreSQL, un motore basato su regole ha limiti. Duet AI rappresenta un sistema di intelligenza artificiale per l’ultimo miglio di conversione che non può essere automatizzato.”