IBM e Adobe hanno unito le forze per potenziare le supply chain dei contenuti utilizzando la tecnologia dell’intelligenza artificiale (AI). IBM ha annunciato l’ampliamento della sua collaborazione con Adobe per sfruttare i servizi Adobe Sensei GenAI e Adobe Firefly, una suite di modelli creativi di intelligenza artificiale generativa (attualmente in versione beta). Inoltre, IBM Consulting introdurrà una nuova gamma di servizi di consulenza Adobe per assistere i clienti nell’esplorazione del complesso panorama dell’IA generativa.

L’obiettivo principale di questa collaborazione è aiutare i clienti a creare esperienze personalizzate per i loro clienti, sviluppando personaggi ricchi e progettando percorsi personalizzati attraverso l’IA generativa.

Per garantire una collaborazione e una velocità desiderate, l’integrazione dei passaggi di processo nelle tecnologie Workfront di Adobe sarà fondamentale per l’utilizzo efficace di queste funzionalità avanzate. Ciò garantirà anche la visibilità, la governance e l’integrità del marchio, come affermato da Matt Candy, partner di gestione globale del cliente IBM iX e trasformazione dell’esperienza presso IBM Consulenza, in un’intervista a VentureBeat.

Grazie a questa partnership ampliata, i marchi saranno in grado di lanciare campagne, esperienze e prodotti più rapidamente, in modo più sicuro e preciso, massimizzando l’impatto sulle attività aziendali.

Le due aziende stanno puntando a creare un ecosistema integrato per la supply chain dei contenuti, che aumenti l’efficienza, automatizzi le attività e migliori la visibilità per le parti coinvolte nei progetti di design e creativi. Per raggiungere questo obiettivo, si farà uso della soluzione di Content Supply Chain accelerata dall’IA di Adobe e dei servizi di consulenza di IBM.

Grazie a questa partnership, i clienti aziendali di Adobe avranno accesso a un team di esperti di IBM Consulting composto da 21.000 consulenti specializzati in dati e intelligenza artificiale. Questi esperti aiuteranno i clienti ad implementare modelli di intelligenza artificiale generativa nei processi di progettazione e creatività.

L’obiettivo è quello di massimizzare l’utilizzo delle tecnologie Adobe e di garantire che la trasparenza e la coerenza del marchio siano integrate nel processo creativo. IBM aiuterà anche nell’integrazione della soluzione di Content Supply Chain accelerata dall’IA di Adobe con i dati proprietari dei clienti, le linee guida del marchio e la proprietà intellettuale, in modo da garantire che le organizzazioni utilizzino il contenuto giusto e che sia coerente con il marchio.

I servizi offerti includeranno l’uso di Adobe Firefly, che si concentra sulla generazione di immagini ed effetti di testo, e dei servizi Adobe Sensei GenAI, che fungeranno da copilota per i marketer integrati nelle applicazioni aziendali di Adobe.

Questa partnership ampliata mira a capitalizzare l’adozione crescente dell’IA, consentendo ai marchi di creare esperienze personalizzate per i clienti che stimolano la crescita e la produttività. IBM sottolinea che, focalizzandosi sulla fiducia, la trasparenza e la coerenza del marchio, questa partnership mira a ridefinire le possibilità delle esperienze basate sull’intelligenza artificiale, contribuendo anche a migliorare le decisioni aziendali.

IBM Consulting sta collaborando strettamente con i clienti Adobe per preparare le loro fonti e strutture di dati interne. Inoltre, stanno aiutando i clienti ad identificare i casi d’uso appropriati, stimare l’impatto sul valore e valutare e consigliare le tecnologie da adottare.

I consulenti di IBM hanno l’esperienza necessaria per utilizzare l’intero stack tecnologico dell’intelligenza artificiale generativa, che comprende modelli di base e oltre 50 acceleratori di machine learning specifici per il dominio. Questo ampio set di strumenti consente loro di accelerare i progressi per i clienti.

IBM utilizza il proprio metodo esclusivo IBM Garage per co-creare con i clienti e lavorare insieme per sviluppare idee e portarle a una scala aziendale. Ad esempio, lavorano con i clienti per sviluppare casi d’uso prioritari per l’IA, definire la roadmap tecnologica, le risorse e gli strumenti per supportare tali casi d’uso e sviluppare il modello operativo e di progettazione centrato sull’uomo necessario per implementare i casi d’uso a livello aziendale.

IBM sottolinea che il suo percorso di trasformazione del marketing ha gettato le basi per l’introduzione di questi nuovi servizi. L’azienda ha supportato attivamente Adobe nel migliorare la gestione del lavoro del proprio team di marketing come parte della loro collaborazione.

Questa collaborazione ampliata si basa su una partnership strategica di 20 anni, che ha coinvolto tecnologie e servizi. Adobe ha adottato il software Red Hat OpenShift, l’IA di IBM e Sterling come risultato di questa partnership.

IBM afferma che, attraverso i suoi impegni con i clienti globali, ha assistito a un cambiamento nell’approccio aziendale, passando dall’essere “più orientati all’IA” a “orientati all’IA”. Questa transizione significa che l’IA è ora profondamente integrata nelle operazioni principali delle imprese.

IBM sta attivamente reinventando i processi di lavoro e trasformando radicalmente le attività sfruttando le tecnologie dell’intelligenza artificiale, come i modelli di base e l’IA generativa.

Secondo Candy di IBM, l’obiettivo è assistere i clienti di tutto il mondo e di ogni settore ad integrare l’IA nei processi chiave dell’azienda. L’esperienza dimostra che ottenere valore dall’IA richiede una profonda comprensione delle complessità aziendali e un approccio umano basato sui principi dell’IA, che rimarranno fondamentali anche in futuro.

Di Fantasy