La Rivelazione dei Papiri di Ercolano tramite Intelligenza Artificiale
Nel 1752, durante lavori di scavo eseguiti da operai al servizio dei Borbone, furono scoperti nella Villa dei Papiri, presso Ercolano, dei rotoli di papiro conservati e allo stesso tempo danneggiati dall’eruzione del Vesuvio avvenuta nel 79 d.C. Questi documenti, seppur preservati, risultavano arrotolati e carbonizzati, rendendone impossibile la lettura attraverso metodi convenzionali.
L’Iniziativa Vesuvius Challenge
Un’iniziativa denominata Vesuvius Challenge, promossa dall’Università del Kentucky sotto la guida del professore Brent Seales, con la collaborazione di Nat Friedman e Daniel Gross, ha rappresentato una svolta significativa nell’ambito degli studi sui papiri. Il progetto, partito a marzo dell’anno precedente, mirava a coinvolgere esperti di informatica da tutto il mondo per affinare un algoritmo di machine learning creato ad hoc. Questo strumento aveva lo scopo di interpretare le immagini ai raggi X dei rotoli, consentendo così di leggere i testi senza necessità di srotolarli, evitando di conseguenza ulteriori danni.
Grazie all’apporto dell’algoritmo e all’analisi di migliaia di scansioni ai raggi X fornite dall’università, si è registrato un progresso notevole: a ottobre, il termine “popora” è stato decifrato, e di recente, tre studenti di informatica, Youssef Nader, Luke Farritor e Julian Schilliger, sono riusciti a decifrare il 5% del contenuto dei papiri, aggiudicandosi un premio di 700.000 dollari.
Risultati e Prospettive
Questo traguardo apre nuove prospettive sulla comprensione della vita e della cultura dell’epoca romana. Il Vesuvius Challenge prosegue, offrendo un premio ancora maggiore a chi riuscirà a decifrare il 90% del contenuto dei papiri.
Dalle analisi finora condotte emerge che i testi non sono copie di opere già conosciute ma contengono materiale inedito. In particolare, le colonne tradotte sono state attribuite a Philodemus, filosofo seguace di Epicuro. La sezione decifrata del rotolo, collocabile alla fine del documento, offre spunti sulla concezione epicurea del piacere come bene supremo.
Il sito del Vesuvius Challenge suggerisce che il materiale scoperto potrebbe essere paragonato a un trattato filosofico, se non addirittura a una sorta di blog antico incentrato sul tema dell’apprezzamento della vita. La ricerca è tuttora in corso, e gli studiosi nutrono la speranza di ritrovare tra i papiri opere perdute di inestimabile valore culturale, quali dialoghi di Aristotele, narrazioni di Tito Livio, poemi epici di Omero o composizioni di Saffo.