Il Wall Street Journal ha riferito che la mania del chatbot di intelligenza artificiale (AI) “ChatGPT” sta indirizzando fondi verso l’industria di venture capital “IA generativa” negli Stati Uniti.

Secondo il rapporto, mentre gli investimenti di rischio complessivi sono bassi a causa della recessione economica nella Silicon Valley, l’industria dell’intelligenza artificiale è sorprendentemente “un investimento senza chiedere”.

Ha sottolineato che anche se non esiste un piano aziendale specifico, gli investimenti nel settore dell’IA continuano.

La società di ricerche di mercato Pitchbook prevede che gli investimenti di rischio nelle società di intelligenza artificiale generativa aumenteranno di oltre due o tre volte rispetto ai 4,5 miliardi di dollari dello scorso anno (circa 6 trilioni di won).

Ciò è dovuto all’investimento di Microsoft di 10 miliardi di dollari (circa 13 trilioni di won) in OpenAI, uno sviluppatore di chat GPT, a gennaio.

Con le dimensioni del mercato aziendale in cui viene applicata la tecnologia AI che dovrebbe aumentare fino a 98 miliardi di dollari (circa 130 trilioni di won) entro il 2026, le startup AI stanno ricevendo investimenti aggressivi anche quando il loro modello di profitto non è chiaro.

Di conseguenza, ci sono state segnalazioni secondo cui anche i ricercatori di intelligenza artificiale che non avevano esperienza nella gestione aziendale stavano avviando le proprie attività.

Le startup AI come Coher, una startup AI con sede a Toronto, in Canada, Humanain, fondata da un ex dirigente Apple, e Essential AI, fondata da un ex ricercatore AI di Google, stanno ricevendo investimenti su larga scala. In particolare, Koher ha raccolto $ 250 milioni (circa KRW 330 miliardi) in riconoscimento del suo valore aziendale di $ 2 miliardi (circa KRW 2,7 trilioni).

In confronto, gli investimenti di rischio negli Stati Uniti sono stati di 37 miliardi di dollari (circa 49 trilioni di won) nel primo trimestre, in calo del 55% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Matt Turk, un investitore esperto di intelligenza artificiale presso la società di venture capital FirstMark, ha descritto questo come un “punto di svolta” e ha predetto che il futuro avrebbe portato grandi aziende e prodotti di intelligenza artificiale, ma d’altra parte, “come una corsa all’oro, molti di loro che la faranno non andranno bene”, ha avvertito.

Di Fantasy