Il settore dell’approvvigionamento (sourcing) e degli acquisti aziendali è da sempre un ambito complesso, caratterizzato da processi manuali, lunghe negoziazioni e la necessità di analizzare un’enorme mole di dati per identificare la soluzione ottimale. Keelvar, azienda leader nelle soluzioni di sourcing avanzato, ha recentemente lanciato una piattaforma destinata a trasformare radicalmente questo scenario: KAI, l’Orchestratore di Intelligenza Artificiale, che promette di inaugurare una nuova era di approvvigionamento autonomo. Questo sistema non si limita ad assistere l’essere umano, ma assume il controllo strategico di intere fasi del processo, liberando i professionisti da compiti ripetitivi e a basso valore aggiunto.
Il lancio di KAI rappresenta un salto evolutivo. Laddove le precedenti soluzioni di automazione si concentravano sulla velocizzazione di singole attività — ad esempio, l’invio di un tender o la raccolta di risposte — l’Orchestratore di Keelvar introduce un livello di autonomia decisionale finora inedito. KAI agisce come un direttore d’orchestra, integrando in un unico flusso continuo diverse tecnologie di Intelligenza Artificiale: dall’apprendimento automatico (Machine Learning) che analizza i dati storici e le performance dei fornitori, alla Generative AI per la creazione di request for proposal (RFP) dinamiche, fino all’ottimizzazione algoritmica per la valutazione delle offerte.
Il suo compito è quello di orchestrare l’intero ciclo di sourcing, dall’identificazione iniziale delle esigenze aziendali alla negoziazione finale con il fornitore. Il sistema è in grado di prendere decisioni informate in tempo reale, ad esempio modificando i parametri di un’asta in corso, inviando domande di chiarimento mirate ai fornitori basate su analisi predittive, o persino suggerendo la strategia di aggiudicazione ottimale che bilanci costo, rischio e sostenibilità, tutto questo con un intervento umano minimo.
Il beneficio principale di KAI risiede nella sua capacità di migliorare la qualità e la velocità delle decisioni. I professionisti del sourcing sono spesso sommersi da dati complessi e ambigui. KAI, invece, elabora migliaia di punti dati in pochi secondi, identificando pattern di costo nascosti e valutando scenari ipotetici con una precisione che l’analisi manuale non potrebbe mai raggiungere.
Questo non significa eliminare il ruolo dell’essere umano, ma piuttosto elevare il ruolo del procurement. L’automazione delle fasi tattiche e transazionali permette agli specialist di liberare tempo prezioso, che può essere reinvestito in attività a più alto valore strategico, come la gestione delle relazioni con i fornitori chiave, l’innovazione della catena di approvvigionamento e l’analisi di rischio a lungo termine. In sostanza, l’Orchestratore KAI automatizza il fare per permettere all’uomo di concentrarsi sul pensare e sul decidere a livello strategico, garantendo che l’azienda non si limiti a comprare al prezzo più basso, ma stipuli gli accordi più vantaggiosi e resilienti nel tempo. L’introduzione di questa tecnologia segna un punto di non ritorno, spostando il sourcing dalla semplice efficienza alla vera e propria eccellenza strategica e autonoma.
