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Il 7 agosto 2025, OpenAI ha presentato GPT-5, il suo modello di intelligenza artificiale più avanzato fino ad oggi. Questa nuova versione promette prestazioni superiori in vari ambiti, tra cui programmazione, scrittura, salute e compiti multimodali. Tuttavia, il lancio non è stato privo di difficoltà, suscitando reazioni contrastanti tra gli utenti e sollevando interrogativi sulla gestione delle transizioni tecnologiche.

Il debutto di GPT-5 è stato caratterizzato da problemi tecnici, tra cui errori nei grafici e malfunzionamenti nella modalità vocale durante la presentazione in diretta. Più problematico è stato il fatto che OpenAI ha disattivato automaticamente i modelli precedenti, come GPT-4o e o3, costringendo tutti gli utenti a utilizzare il nuovo modello. Questa mossa ha suscitato frustrazione tra gli utenti che avevano sviluppato una certa familiarità e preferenza per le versioni precedenti.

Nonostante le promesse di miglioramenti, alcuni utenti hanno segnalato che GPT-5 ha mostrato prestazioni inferiori rispetto ai modelli precedenti in compiti come matematica, scienze e scrittura. Problemi come errori logici di base, generazione incoerente di codice e risposte meno precise hanno alimentato il malcontento. In risposta, OpenAI ha ammesso che il sistema di instradamento automatico, che assegna le richieste al modello più appropriato, ha subito interruzioni, influenzando negativamente le prestazioni percepite.

Per affrontare le critiche, OpenAI ha ripristinato l’accesso a GPT-4o per gli abbonati Plus e ha promesso maggiore trasparenza nell’etichettatura dei modelli. È stato introdotto un sistema di selezione manuale che consente agli utenti di scegliere tra i diversi modelli disponibili. Inoltre, sono stati aumentati i limiti di utilizzo per la modalità “Thinking” di GPT-5, offrendo agli utenti più opportunità di sfruttare le capacità avanzate del modello.

Un aspetto preoccupante emerso con il lancio di GPT-5 è la crescente dipendenza emotiva degli utenti dai modelli di intelligenza artificiale. Alcuni utenti hanno sviluppato attaccamenti profondi ai chatbot, trattandoli come confidente o terapeuti. Questo fenomeno, noto come “ChatGPT psychosis”, ha portato a esperienze psicologiche destabilizzanti per alcuni individui, sollevando interrogativi etici sulla progettazione e l’interazione con l’IA.

In un’intervista con Lenny Rachitsky, Nick Turley, direttore generale di OpenAI ChatGPT, ha spiegato che l’azienda preferisce “la velocità rispetto alla perfezione” nei processi di sviluppo e lancio dei suoi prodotti. Questa filosofia si riflette nel rilascio di GPT-5, che è stato reso disponibile prima che tutte le sue funzionalità fossero completamente sviluppate.

Turley ha sottolineato che OpenAI privilegia l’apprendimento dal feedback degli utenti, ritenendo che “non si può semplicemente copiare ciò che fanno altre aziende”. Invece di aspettare che un prodotto sia perfetto, l’azienda preferisce rilasciarlo e migliorarlo continuamente basandosi sulle esperienze reali degli utenti. Questa strategia è stata applicata anche al lancio di GPT-5, che ha introdotto un sistema di “router in tempo reale” per assegnare automaticamente il modello più appropriato alla domanda dell’utente, eliminando la necessità di selezionare manualmente il modello.

Di Fantasy