Meta sta affrontando nuove sfide legali in Europa riguardo al suo piano di utilizzare i dati degli utenti di Facebook e Instagram per addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale (IA). L’organizzazione austriaca per la difesa dei diritti digitali NOYB (None of Your Business), guidata dall’attivista per la privacy Max Schrems, ha inviato una lettera di diffida a Meta, chiedendo l’interruzione immediata di tale pratica. Secondo NOYB, l’approccio di Meta viola il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) dell’Unione Europea.
Meta ha annunciato che, a partire dal 27 maggio 2025, inizierà a utilizzare i dati pubblici degli utenti adulti dell’UE per addestrare i suoi modelli di IA. Gli utenti avranno la possibilità di opporsi a questa pratica tramite un modulo di opt-out. Tuttavia, NOYB contesta questa modalità, sostenendo che Meta dovrebbe richiedere un consenso esplicito (opt-in) da parte degli utenti, come previsto dal GDPR. NOYB ha fissato una scadenza al 21 maggio per una risposta ufficiale da parte di Meta.
Inoltre, NOYB ha avvertito Meta delle potenziali conseguenze legali, inclusa la possibilità di un’azione collettiva per danni. Se ogni utente coinvolto dovesse richiedere un risarcimento di 500 euro, l’importo totale potrebbe superare i 200 miliardi di euro, considerando che Meta ha circa 400 milioni di utenti attivi mensili in Europa. NOYB ha anche sottolineato che, se un tribunale dovesse emettere un’ingiunzione, Meta potrebbe essere costretta a interrompere l’uso dei dati europei per l’addestramento dell’IA e a eliminare i modelli già addestrati.
Meta, dal canto suo, difende la sua posizione, affermando che l’uso dei dati è conforme alle normative europee e che gli utenti sono stati informati e hanno la possibilità di opporsi. L’azienda sostiene che l’approccio dell’opt-out è legittimo e necessario per lo sviluppo dei suoi modelli di IA.