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Immagina un Paese sospeso tra tradizione e innovazione, dove artigianato, creatività e imprenditorialità convivono con la necessità di competere nel mondo digitale. In questo contesto, il 5 settembre 2025 Microsoft compie un passo significativo: fonda nel nostro territorio il programma Microsoft Elevate, rafforzando l’investimento globale nel “gente al primo posto” e aprendo un capitolo nuovo per l’Italia nel panorama dell’Intelligenza Artificiale .

L’obiettivo è ambizioso ma concreto: formare oltre 400.000 persone nei prossimi due anni, offrendo certificazioni e competenze AI richieste dal mercato. Parliamo di un’autentica accelerazione, un ponte tra innovazione globale e realtà italiana, perché Elevate non è solo una promessa, ma un progetto costruito da tempo — che qui prende forma e volto.

Durante il Forum di Cernobbio, Microsoft ha presentato anche l’AI Skills 4 Agents Observatory, una piattaforma permanente nata per mappare lo stato dell’intelligenza artificiale “agentica” in Italia — ovvero quei sistemi intelligenti capaci di agire in autonomia per raggiungere obiettivi complessi. Un osservatorio che sarà guida per favorire un’adozione responsabile e consapevole sia nelle imprese sia nella pubblica amministrazione.

Il report lanciato contestualmente svela un’Italia dove l’interesse per l’AI generativa cresce veloce: l’adozione da parte delle imprese è salita dal 51 % nel 2023 all’84,7 % nel 2024, grazie a benefici tangibili come aumenti di produttività, miglioramento del supporto clienti e ottimizzazione dei processi. Tuttavia uno scoglio rimane: solo il 2,3 % delle aziende usa tecnologie agentiche, ben al di sotto della media europea del 4,2 %, e la carenza di competenze adeguate è percepita da oltre il 67 % delle imprese, una percentuale che sale al 70 % quando si parla di agentic AI.

Ecco allora che Microsoft Elevate si rivela cruciale: non solo si punta alla formazione, ma al colmare un gap strutturale. L’Italia, con le sue PMI e il suo tessuto produttivo, diventa protagonista di una transizione digitale che non si limita all’adozione di strumenti, ma si ancor’a una trasformazione culturale e professionale.

Le attività previste si declinano in tre filoni fondamentali:

  • Istruzione: grazie alla collaborazione con Fondazione Mondo Digitale, saranno formati insegnanti in contesti più fragili, attraverso una rete di oltre 30 hub scolastici, perché l’AI entri davvero nella didattica quotidiana.
  • Terzo settore: con Fondazione Cariplo e il Fondo per la Repubblica Digitale, nasce un percorso formativo dedicato al nonprofit, pensato per figure da “AI Enthusiast” a “AI Evangelist”, sviluppato in collaborazione con Cariplo Factory.
  • Workforce: la nuova AI Skills Alliance sarà una cooperativa di organizzazioni (Camera di Commercio di Milano, Provincia Autonoma di Bolzano, Confapi, Confesercenti, Anitec-Assinform, Confindustria Medical Devices, Regione Lombardia, tra gli altri) impegnate a creare percorsi formativi strutturati in tre fasi: Conoscenza, con webinar da ottobre a gennaio su AI generativa, sicurezza, produttività e uso responsabile; Applicazione, attraverso hackathon e workshop pratici; Adozione, con accesso privilegiato al programma AI L.A.B. e promozione di opportunità di finanziamento per soluzioni AI.

Di Fantasy