Microsoft sta intraprendendo un’importante ristrutturazione interna, con licenziamenti significativi nel team moonshot della divisione cloud Azure. Questo cambiamento strategico è motivato dalla volontà di concentrare tutte le risorse nello sviluppo dell’intelligenza artificiale (AI), considerata la nuova frontiera dell’innovazione tecnologica.
I licenziamenti, che potrebbero raggiungere le 1.500 unità, riguardano principalmente i team operativi e tecnici di Azure, responsabili dei progetti di innovazione di Microsoft. Questa decisione riflette la volontà dell’azienda di ottimizzare le risorse e concentrarsi sulle aree di maggiore potenziale di crescita.
L’intelligenza artificiale è diventata una priorità assoluta per Microsoft, che vede in questa tecnologia un motore di trasformazione per il futuro. L’azienda sta investendo massicciamente nello sviluppo dell’AI, anche attraverso misure di austerità come la riduzione degli investimenti in altri settori, come la realtà mista.
Questa strategia è stata evidenziata da Jason Zander, ex vicepresidente senior di Microsoft Azure, che ha spiegato come l’obiettivo dell’azienda sia quello di “definire l’onda dell’intelligenza artificiale” e aiutare i clienti ad adottare questa tecnologia.
I licenziamenti rappresentano il più grande taglio di personale da quando Microsoft ha annunciato la riduzione di 10.000 dipendenti nel 2023. Tuttavia, l’azienda sta anche investendo in nuove risorse per l’AI, come dimostra l’accordo da 650 milioni di dollari per assumere personale da Inflection AI e la spesa di 50 miliardi di dollari per costruire nuovi data center.
Questa ristrutturazione interna testimonia l’impegno di Microsoft nel diventare un leader nel campo dell’intelligenza artificiale, investendo risorse e competenze per sviluppare soluzioni innovative e guidare la trasformazione digitale in diversi settori.