Microsoft ha recentemente annunciato il suo supporto al protocollo open-source Agent2Agent (A2A) sviluppato da Google, integrandolo nelle sue piattaforme Azure AI Foundry e Copilot Studio. Questa mossa rappresenta un passo significativo verso la creazione di un ecosistema di agenti AI interoperabili, capaci di collaborare attraverso diverse piattaforme, ambienti cloud e organizzazioni.
Il protocollo A2A è stato progettato per facilitare la comunicazione tra agenti AI, consentendo loro di scambiarsi obiettivi, gestire stati, invocare azioni e restituire risultati in modo sicuro e osservabile. Basato su standard web consolidati come HTTP, JSON-RPC e Server-Sent Events (SSE), A2A offre una struttura comune che permette agli agenti di interagire senza necessità di integrazioni personalizzate. Questo approccio promuove la modularità e la scalabilità nelle applicazioni AI.
Con l’integrazione di A2A in Azure AI Foundry e Copilot Studio, Microsoft consente alle organizzazioni di costruire flussi di lavoro complessi che coinvolgono agenti interni, strumenti di partner e infrastrutture di produzione, mantenendo al contempo governance e accordi sui livelli di servizio (SLA). Le comunicazioni tra gli agenti sono instradate attraverso le protezioni aziendali di Microsoft, inclusi Entra, TLS reciproco, sicurezza dei contenuti di Azure AI e registrazione completa delle attività.
Microsoft ha aderito al gruppo di lavoro A2A su GitHub e prevede di contribuire alla specifica del protocollo e agli strumenti associati. Questa collaborazione sottolinea l’impegno di Microsoft nel promuovere standard aperti che favoriscano l’interoperabilità tra diverse soluzioni AI.
Con oltre 10.000 organizzazioni che hanno già adottato il servizio Agent di Microsoft e più di 230.000 utilizzatori di Copilot Studio, l’adozione di A2A rappresenta un’opportunità per le aziende di sviluppare sistemi agentici che operano in modo collaborativo e adattivo. Questo sviluppo segna una trasformazione fondamentale nel modo in cui il software viene sviluppato e distribuito, spostando l’attenzione verso un “web agentico” che promuove la collaborazione tra agenti AI di diversi fornitori e piattaforme.