Microsoft ha recentemente annullato diversi contratti per la locazione di data center su larga scala negli Stati Uniti e in Europa, una mossa che sembra riflettere un eccesso nell’offerta di infrastrutture per l’intelligenza artificiale (IA). Secondo un report di Bloomberg, basato su un’analisi della banca d’investimento TD Cowen, negli ultimi sei mesi la compagnia ha ritirato contratti per data center per un totale di circa 2 gigawatt (GW) nelle due regioni. Questo cambiamento strategico è stato interpretato come una risposta alla diminuzione della necessità di nuovi data center, dovuta a una modifica nei piani di OpenAI, che ha recentemente interrotto il supporto per l’apprendimento dell’IA.
La collaborazione tra Microsoft e OpenAI ha visto un recente spostamento verso l’utilizzo di servizi cloud di terze parti, riducendo la necessità di un’espansione significativa dei data center da parte di Microsoft. La compagnia ha dichiarato che questa decisione non implica una diminuzione degli investimenti nell’IA, ma piuttosto un adattamento strategico delle infrastrutture esistenti per soddisfare le richieste dei clienti. Inoltre, Microsoft ha sottolineato che si concentrerà sull’espansione dei server nelle strutture esistenti, piuttosto che sulla costruzione di nuovi data center, segnalando un rallentamento nella crescita delle infrastrutture per il prossimo anno fiscale.
Alcuni dei contratti ritirati da Microsoft sono stati immediatamente acquisiti da altre grandi aziende come Google e Meta, che stanno continuando a investire nel settore. Questo sviluppo ha sollevato preoccupazioni riguardo a una possibile “bolla dell’intelligenza artificiale”, come evidenziato dal presidente di Alibaba, Joe Tsai, che ha parlato di investimenti eccessivi nei data center senza una domanda reale. Gli analisti di TD Cowen, inoltre, hanno osservato che la cancellazione dei contratti da parte di Microsoft suggerisce un sovraffollamento del mercato delle infrastrutture per l’IA, rispetto alla domanda effettiva.