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Mistral AI, la giovane stella francese dell’intelligenza artificiale, ha inaugurato l’11 giugno 2025 “Mistral Compute”, una piattaforma cloud sovrana basata su 18 000 GPU Nvidia Grace Blackwell e sostenuta da un investimento strategico di Microsoft. L’annuncio, applaudito dal presidente Emmanuel Macron sul palco di VivaTech a Parigi, segna il passaggio della start-up da semplice sviluppatrice di modelli a fornitore integrato di infrastruttura, modelli e servizi, offrendo a governi e imprese europee un’alternativa concreta ai colossi statunitensi del cloud.

Fondata nell’aprile 2023 da Arthur Mensch, Guillaume Lample e Timothée Lacroix, Mistral AI aveva già attratto oltre 1 miliardo di dollari di capitale e una valutazione di circa 6 miliardi di dollari prima del lancio della nuova piattaforma. Il passo successivo era chiaro: mettere “l’infrastruttura di frontiera nelle mani di tutti”, come recita il comunicato ufficiale con cui l’azienda ha presentato Mistral Compute, sottolineando la necessità di emanciparsi da “due o tre aziende potentissime” che oggi controllano l’hardware AI globale.

La svolta infrastrutturale si fonda su un asse industriale a tre punte:

  • Nvidia fornisce 18 000 Grace Blackwell, con l’obiettivo di portare a dieci il moltiplicatore della capacità di calcolo europea entro due anni, costruendo oltre 20 “AI factories” nel continente.
  • Microsoft ha rafforzato la partnership avviata nel 2024 (un prestito convertibile da 16 milioni di dollari, equivalente a meno dell’1 % del capitale) e ora ospiterà i modelli Mistral su Azure, affiancandoli a quelli di OpenAI, Meta e xAI.
  • Il governo francese sostiene l’iniziativa come pilastro della sovranità digitale: Macron ha definito l’accordo “storico” perché riduce la dipendenza tecnologica dall’estero.

Il primo data-center sorgerà a Évry-Courcouronnes (Essonne) con 40 MW di potenza e scalabilità a 100 MW; negli anni successivi la rete si estenderà in altri Paesi UE. L’energia proverrà in larga parte da fonti decarbonizzate, mentre Carbone 4 valuterà l’impronta di CO₂ dell’intero ciclo di vita dei modelli. Il progetto risponde così alle indicazioni del Green Deal europeo e alle clausole di sostenibilità previste dall’AI Act, che entrerà in vigore nel 2026.

Contestualmente, Mistral AI ha svelato la famiglia di modelli “Magistral”, capace di esplicitare la chain-of-thought nella lingua dell’utente, eseguire ricerche sul web e ragionare multimodalmente pur essendo addestrata solo su testi. Le versioni Small (open-source, 24 miliardi di parametri) e Medium (proprietaria) mostrano latenze inferiori a cinque secondi, grazie a un’innovativa pipeline di reinforcement learning “online” che sincronizza centinaia di GPU in tempo reale.

Con una proposta verticale – hardware, orchestrazione, modelli, API e applicazioni (Le Chat, Mistral Code, AI Studio) – la start-up si pone come alternativa locale ai giganti Usa che dominano oltre il 65 % del mercato cloud. Secondo VentureBeat e Sifted, il vero vantaggio competitivo risiede nella possibilità per imprese finanziarie, sanitarie e della difesa di mantenere i dati entro i confini europei senza sacrificare prestazioni di livello “frontier model”. Microsoft stessa beneficia di questa pluralità: la disponibilità dei modelli Mistral in Azure riduce il rischio di dipendenza esclusiva da OpenAI e rafforza la propria offerta multi-modello.

L’Europa ha inserito sovranità cloud e AI tra le priorità del Digital Decade 2030, puntando a portare al 75% la quota di aziende che usano servizi cloud/AI avanzati; oggi siamo intorno al 45%. Le norme su privacy, data-act e cloud-act statunitense spingono le organizzazioni a modelli “data locality first”, come ricordano Equinix e VMware nei loro rapporti recenti.

Mistral Compute, grazie all’hosting in territorio UE e a contratti contrattualmente vincolati al diritto europeo, promette di soddisfare tali requisiti sin dal day-one. Gli analisti prevedono che il giro d’affari di Mistral supererà i 60 milioni di dollari nel 2025 e possa attrarre un nuovo round da oltre 1 miliardo per finanziare l’espansione dei data-center.

Le sfide restano impegnative: competizione sui costi con hyperscaler americani, reperimento di energia verde a scala gigawatt e rapida maturazione delle normative europee sull’AI. Se Mistral saprà trasformare la promessa di sovranità in vantaggio economico, l’Europa potrebbe finalmente disporre di un campione infrastrutturale capace di coniugare innovazione, trasparenza e sostenibilità—e ridefinire gli equilibri del cloud globale.

Di Fantasy