Il Model Context Protocol (MCP) è uno standard aperto emergente progettato per facilitare l’interazione fluida tra agenti di intelligenza artificiale e vari strumenti, dati e interfacce. Recentemente, il team di sviluppo ha annunciato un aggiornamento significativo del protocollo, introducendo miglioramenti chiave per rendere gli agenti AI più sicuri, capaci e interoperabili.
L’aggiornamento del 26 marzo ha introdotto diverse modifiche importanti al protocollo:
- Framework di Autorizzazione Basato su OAuth 2.1: Implementa uno standard robusto per proteggere la comunicazione tra agenti e server, specialmente nei trasporti basati su HTTP.
- Trasporto HTTP Streamable: Sostituisce la precedente configurazione HTTP+SSE, abilitando un flusso di dati bidirezionale in tempo reale con una migliore compatibilità.
- Batching JSON-RPC: Permette ai client di inviare multiple richieste in un’unica operazione, migliorando l’efficienza e riducendo la latenza nelle interazioni tra agenti e strumenti.
- Annotazioni degli Strumenti: Aggiunge metadati dettagliati per descrivere il comportamento degli strumenti, facilitando una scoperta e un ragionamento più avanzati da parte degli agenti AI.
Il protocollo utilizza una base modulare JSON-RPC 2.0, con un’architettura stratificata che separa il trasporto core, la gestione del ciclo di vita, le funzionalità del server (come risorse e prompt) e le funzionalità del client (come campionamento o logging). Gli sviluppatori possono scegliere quali componenti implementare in base alle loro esigenze specifiche.
In concomitanza con l’annuncio dell’aggiornamento del MCP, OpenAI ha dichiarato che supporterà il protocollo nei suoi prodotti. Sam Altman, CEO di OpenAI, ha annunciato che il supporto è già disponibile nell’Agents SDK e che presto sarà esteso all’app desktop di ChatGPT e all’API Responses.
Microsoft ha seguito l’esempio, lanciando un nuovo server Playwright-MCP che consente ad agenti AI, come Claude, di navigare sul web e interagire con i siti utilizzando il Chrome accessibility tree. Questo sviluppo permette agli agenti di eseguire azioni come cliccare, digitare e navigare sul web in modo simile agli utenti umani.
L’adozione del MCP da parte di aziende leader nel settore tecnologico evidenzia l’importanza crescente di standard aperti per l’interoperabilità degli agenti AI. Alex Albert, un contributore chiave del progetto MCP, ha sottolineato che questo aggiornamento rappresenta un significativo passo avanti nella comunicazione tra agenti e strumenti, evidenziando come l’ecosistema stia evolvendo rapidamente con il supporto di aziende come Microsoft