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NVIDIA, azienda nota a livello globale per le sue Unità di Elaborazione Grafica (GPU) ad alte prestazioni che dominano il panorama dell’Intelligenza Artificiale, sta rafforzando in modo strategico la sua posizione nel settore del software. L’acquisizione di SchedMD, lo sviluppatore di Slurm, segna un passo significativo in questa direzione, consolidando l’infrastruttura di cui il mondo si serve per gestire i carichi di lavoro più intensivi di High Performance Computing (HPC) e IA. I termini finanziari dell’accordo non sono stati resi pubblici, ma la mossa stessa evidenzia la crescente importanza del software per mantenere il predominio hardware di NVIDIA.

L’influenza di NVIDIA non si basa unicamente sulle prestazioni grezze delle sue schede, ma è profondamente radicata nel suo ecosistema software proprietario, in particolare CUDA, che è diventato lo standard de facto per gli sviluppatori di IA e calcolo parallelo. Questo vantaggio competitivo, che lega indissolubilmente il codice all’hardware NVIDIA, viene continuamente potenziato attraverso investimenti strategici nel software. L’acquisizione di SchedMD, un’azienda con sede a Livermore, in California, si inserisce perfettamente in questa strategia espansionistica del software.

SchedMD è l’entità dietro Slurm, un software open source essenziale, ampiamente utilizzato come gestore e pianificatore dei carichi di lavoro. La funzione di Slurm è cruciale: distribuisce e gestisce in modo efficiente attività di calcolo su larga scala che consumano una parte significativa delle risorse di server all’interno dei data center. Questo lo rende un’infrastruttura fondamentale e non negoziabile per l’addestramento e l’inferenza di modelli operativi di Intelligenza Artificiale Generativa, dove migliaia di core di calcolo devono lavorare in modo coordinato. Slurm, lanciato per la prima volta nel 2002 dagli sviluppatori Maurice “Mo” Jett e Danny Able che hanno poi fondato SchedMD nel 2010, è diventato lo standard per università, centri di ricerca e importanti attori industriali, annoverando tra i suoi clienti realtà come la società di infrastrutture cloud Coreweave e il Barcelona Supercomputing Center.

Nonostante l’acquisizione, NVIDIA ha rassicurato la comunità scientifica e open source dichiarando che Slurm continuerà ad essere distribuito come software open source e vendor-agnostic, ovvero indipendente dal fornitore. Fino a questo momento, SchedMD generava ricavi principalmente attraverso il supporto ingegneristico e i servizi di manutenzione per il software. Mantenendo Slurm open source, NVIDIA dimostra di voler accelerare l’innovazione e l’adozione dello scheduler su una gamma ancora più ampia di sistemi, garantendo al contempo che i propri stack software e hardware siano perfettamente ottimizzati per l’ambiente di gestione dei carichi di lavoro più diffuso.

L’acquisizione non nasce dal nulla: NVIDIA collabora strettamente con SchedMD da oltre un decennio. Questa mossa è quindi la naturale evoluzione di una partnership consolidata, volta ad accelerare l’accessibilità e la scalabilità di Slurm. Integrando la tecnologia di pianificazione dei carichi di lavoro direttamente nel proprio ecosistema, NVIDIA può garantire una sinergia ottimale tra le sue GPU, le reti di interconnessione e il software di gestione, eliminando i colli di bottiglia e massimizzando l’efficienza dei cluster di calcolo per la sua clientela HPC e IA. In ultima analisi, acquisendo SchedMD, NVIDIA non compra solo un’azienda di software, ma consolida la sua posizione come fornitore end-to-end per l’infrastruttura fondamentale dell’Intelligenza Artificiale moderna.

Di Fantasy