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OpenAI è pronta a fare un passo significativo nel panorama dell’intelligenza artificiale, annunciando il prossimo rilascio di un modello linguistico con “open weights” (pesi aperti). Questa mossa rappresenta un ritorno alla filosofia di apertura dell’azienda, interrotta nel 2019 con il rilascio di GPT-2. Il nuovo modello, previsto per la prossima settimana, segna anche una svolta nelle dinamiche di collaborazione con Microsoft, con cui OpenAI ha avuto una partnership esclusiva dal 2023.

Il modello in arrivo è descritto come simile a “o3-mini”, una versione precedente di OpenAI nota per le sue capacità di ragionamento avanzato. Questo sviluppo è stato anticipato dal CEO Sam Altman, che in precedenti dichiarazioni aveva indicato l’intenzione di rilasciare un modello open-weight “nei prossimi mesi”.

La disponibilità del modello su piattaforme come Azure e Hugging Face consentirà a sviluppatori, aziende e governi di eseguire il modello in modo indipendente, senza la necessità di passare attraverso i canali tradizionali di OpenAI.

La decisione di OpenAI di rilasciare un modello open-weight potrebbe influire sulla sua relazione con Microsoft. Attualmente, le due aziende condividono una struttura di ricavi in cui Microsoft riceve il 20% dei ricavi generati da ChatGPT e dai servizi API di OpenAI, mentre OpenAI riceve una percentuale simile dai ricavi di Azure OpenAI . Con l’introduzione di un modello open-weight, i clienti di Azure potrebbero optare per soluzioni più economiche o rivolgersi a fornitori concorrenti, riducendo così i ricavi condivisi tra le due aziende.

Nonostante il termine “open-weight”, non è ancora chiaro quanto del modello sarà effettivamente accessibile al pubblico. Le specifiche relative al codice sorgente, ai dati di addestramento e alle condizioni di licenza non sono state completamente divulgate. Questa mancanza di trasparenza potrebbe sollevare interrogativi sulla reale apertura del modello e sulle sue implicazioni per la comunità di sviluppatori e ricercatori.

Di Fantasy