Il 10 e 11 febbraio 2025, Parigi diventa il fulcro globale dell’innovazione tecnologica, ospitando la terza edizione del Summit Mondiale sull’Intelligenza Artificiale. L’evento, organizzato presso il maestoso Grand Palais, riunisce capi di Stato, leader di governo, amministratori delegati delle principali aziende tecnologiche e rinomati esperti del settore, con l’obiettivo di delineare il futuro dell’IA e discutere le sue implicazioni etiche, economiche e sociali.
Tra le figure di spicco presenti al summit, spiccano Sam Altman, CEO di OpenAI, e Sundar Pichai, amministratore delegato di Google. La partecipazione di tali personalità sottolinea l’importanza dell’evento nel panorama tecnologico globale. Per gli Stati Uniti, partecipa il vicepresidente J.D. Vance, mentre l’Italia è rappresentata da una delegazione istituzionale.
Il summit si propone di affrontare tematiche cruciali legate all’IA, tra cui la regolamentazione, l’etica, l’impatto sul mercato del lavoro e le strategie per garantire uno sviluppo sostenibile e inclusivo delle tecnologie emergenti. L’Europa, in particolare, mira a rafforzare la propria posizione nel contesto internazionale dell’IA, promuovendo un approccio che bilanci innovazione e tutela dei diritti fondamentali.
Un tema centrale delle discussioni è l’implementazione dell’AI Act, la normativa europea entrata in vigore il 2 febbraio 2025, che introduce le prime restrizioni sull’uso dell’intelligenza artificiale. Tra le misure adottate, vi è il divieto di sistemi che classificano i cittadini in base al comportamento o alle opinioni, nonché limitazioni rigorose sull’uso del riconoscimento facciale e sull’analisi delle espressioni facciali in contesti come scuole o luoghi di lavoro. Le aziende dovranno inoltre mantenere un registro dettagliato dei test e dello sviluppo delle loro IA entro il 2 agosto 2025, seguendo protocolli di sicurezza specifici.
La presenza di leader globali e dirigenti di aziende tecnologiche al summit di Parigi evidenzia l’importanza di una cooperazione internazionale per affrontare le sfide poste dall’IA. L’Europa, con la sua tradizione di promozione dei diritti umani e della privacy, si trova in una posizione unica per guidare un dialogo globale che assicuri uno sviluppo dell’IA etico e responsabile.