“E quando i tuoi passi raggiungono l’alba e l’orizzonte della notte ti avvolge e ribalta, mi trascini come il tramonto verso l’essere la luna.”

Questa poesia d’amore potrebbe sembrare banale, ma non è così. “Tutto il mio amore” è il secondo volume di una trilogia di raccolte poetiche prodotte da Numero Cromatico, create da intelligenze artificiali basate su algoritmi sviluppati dallo stesso gruppo di ricerca artistica.

Il primo volume, chiamato “Poesie sulla fine”, raccoglieva una serie di scritti realizzati dall’intelligenza artificiale POE – Poetry Of the End, incentrati sul tema della fine, con testi sulla memoria, epitaffi ed epigrammi. “Tutto il mio amore”, invece, contiene testi composti dall’intelligenza artificiale ILY – I Love You, addestrata per scrivere poesie d’amore. Il volume è stampato con tecnologia risograph su carte riciclate Favini e comprende 136 pagine di immagini e testi, una soluzione alternativa ai classici biglietti dei Baci Perugina.

Numero Cromatico adotta un approccio scientifico all’arte, interessandosi alle più recenti scoperte neuroscientifiche e creando una connessione tra diversi ambiti come la neuroestetica, l’estetica empirica, la psicologia sperimentale, la letteratura, le digital humanities e la comunicazione visiva. Il gruppo è composto da artisti, storici dell’arte, ricercatori, progettisti, designer, linguisti e filmmaker.

Dal 2016, Numero Cromatico ha aperto uno spazio sperimentale a Roma per presentare le proprie ricerche al pubblico. Nel 2019, ad ArtVerona, hanno svolto il primo esperimento di neuroestetica in una fiera d’arte in Italia, vincendo il premio i10 come migliore realtà indipendente. Nel 2020 hanno vinto il bando Exhibit Program della DGCC MiBACT. Nel 2021 sono stati selezionati per un grant da parte della Brain Awareness Week promossa da FENS e Dana Foundation, e hanno vinto il Re:humanism Art Prize e la decima edizione dell’Italian Council, bando promosso dalla DGCC del MiC.

Attualmente, Numero Cromatico è in mostra a Roma presso la Galleria T293 con “The future will not wait for us”, un progetto inedito dedicato ad alcuni temi centrali della propria ricerca, come la relazione tra naturale e artificiale e l’attivazione di una relazione critica tra il fruitore e l’opera.

Di Fantasy