Precision Neuroscience, una startup specializzata in interfacce cervello-computer (BCI), ha recentemente ottenuto un finanziamento di 93 milioni di dollari, portando la valutazione dell’azienda a 500 milioni di dollari. Fondata nel 2021 da Benjamin Rapoport, uno dei membri fondatori di Neuralink, l’azienda si distingue per l’approccio minimamente invasivo nello sviluppo di impianti cerebrali, mirati a trattare condizioni neurologiche senza danneggiare il tessuto cerebrale.
Il dispositivo di punta di Precision Neuroscience è il “Layer 7 Cortical Interface”, un impianto cerebrale progettato per aiutare i pazienti con paralisi a controllare dispositivi digitali utilizzando solo i segnali neurali. Questo impianto consiste in una sottile striscia flessibile, simile a un pezzo di nastro adesivo, con uno spessore paragonabile a quello di un capello umano. L’innovazione risiede nella tecnica di inserimento: attraverso una piccola incisione di circa 2 cm nel cranio, il dispositivo viene posizionato sotto la dura madre, la membrana protettiva che avvolge il cervello, riducendo così l’invasività dell’intervento.
Recentemente, Precision Neuroscience ha condotto un intervento presso il Mount Sinai Hospital di New York, durante il quale sono stati impiantati quattro array di microelettrodi sulla superficie cerebrale di un paziente. Ogni array contiene 1.024 elettrodi, per un totale di 4.096, superando significativamente i 1.024 elettrodi presenti nei dispositivi di Neuralink. Questa elevata densità di elettrodi consente una registrazione più dettagliata dell’attività neurale, potenzialmente migliorando le capacità di controllo dei dispositivi esterni da parte dei pazienti.
Nonostante i progressi, il dispositivo è ancora in fase di test e non ha ricevuto l’approvazione delle autorità regolatorie. Precision Neuroscience ha presentato una richiesta alla Food and Drug Administration (FDA) per l’approvazione di un dispositivo temporaneo da utilizzare in ambiente ospedaliero, con l’obiettivo di lanciarlo sul mercato nel prossimo anno.
L’approccio minimamente invasivo di Precision Neuroscience rappresenta un significativo passo avanti nel campo delle interfacce cervello-computer. Riducendo i rischi associati agli interventi chirurgici tradizionali, l’azienda mira a rendere queste tecnologie più accessibili e sicure per i pazienti affetti da condizioni neurologiche debilitanti. Con il recente finanziamento, Precision Neuroscience è ben posizionata per avanzare nello sviluppo e nella commercializzazione dei suoi dispositivi innovativi, contribuendo a migliorare la qualità della vita di molte persone.