Qualcomm, il noto produttore di processori per dispositivi mobili, ha presentato il suo ultimo chip Snapdragon XR2+ dedicato ai visori di realtà virtuale e mista. Questa mossa mira a competere con il prossimo Vision Pro di Apple, ponendo l’azienda al centro dell’innovazione in questo settore in crescita.
Il chip Snapdragon XR2+ si distingue per la sua capacità di supportare oltre 12 fotocamere ad alta definizione, il che lo rende particolarmente attraente per colossi come Samsung e Google. Entrambe queste aziende hanno annunciato l’intenzione di impiegare questo componente all’avanguardia nei loro futuri prodotti.
Questo chip rappresenta un significativo passo avanti nell’esperienza utente, con un aumento del 20% nelle prestazioni dei processori e delle unità grafiche. È in grado di proiettare immagini in risoluzione 4K su ciascuna lente, il che si traduce in un miglioramento notevole per la qualità visiva. Said Bakadir, Senior Director of Product Management di Qualcomm, ha evidenziato che questo progresso mira a ridurre l’affaticamento degli occhi e a minimizzare il rischio di mal d’auto, mentre offre agli sviluppatori di dispositivi la possibilità di introdurre nuove e innovative funzionalità.
Bakadir ha dichiarato: “Molti utenti desiderano maggiore potenza per svolgere compiti più avanzati e vogliono spingere le prestazioni della piattaforma ancora più in alto”.
Le collaborazioni strategiche di Qualcomm non si limitano solo a Google e Samsung, con altri partner pronti a fare annunci durante il prossimo CES. Secondo Bakadir, i prodotti che integreranno il chip XR2+ potrebbero già essere disponibili nel corso dell’anno in corso.
I chip di Qualcomm hanno giocato un ruolo fondamentale negli sforzi di diverse aziende per promuovere la realtà mista, nonostante l’adozione su vasta scala sia ancora in fase di sviluppo.
Una delle caratteristiche distintive del nuovo chip di Qualcomm è la sua capacità di unire realtà aumentata (AR) e realtà virtuale (VR), colmando il divario tra queste due tecnologie. Questa flessibilità lo rende adatto a dispositivi come le cuffie Vision Pro di Apple e il Quest 3 di Meta, che integrano entrambe le tecnologie in modo fluido.
Inoltre, la maggiore potenza di elaborazione del chip consentirà una migliore percezione della profondità e un tracciamento oculare più preciso, elementi fondamentali per l’orientamento degli utenti nel mondo virtuale e per il riconoscimento degli oggetti.