Secondo un sondaggio condotto da Epidemic Sound, la percentuale di creatori di contenuti che utilizzano strumenti basati sull’intelligenza artificiale (AI) è diminuita rispetto all’anno precedente. Questo dato sorprendente mette in luce l’importanza della qualità dell’intelligenza artificiale generativa.
Gli strumenti AI sono diventati sempre più diffusi tra i creatori di contenuti su piattaforme come YouTube e i social media, ma il loro utilizzo sta subendo una flessione. Epidemic Sound ha intervistato 1.500 creatori attivi su varie piattaforme online.
Rispetto all’anno scorso, si è registrata una diminuzione significativa nell’uso di strumenti come il riconoscimento di immagini o video, la trascrizione automatica e i chatbot. Molte persone hanno citato la scarsa qualità dei contenuti generati dall’AI come principale motivo di questa tendenza in calo, seguita da preoccupazioni riguardanti l’originalità, il plagio, la privacy dei dati e le implicazioni etiche.
Alcuni creatori hanno anche notato che l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per generare contenuti richiede più tempo rispetto alla creazione manuale delle idee stesse. Tuttavia, ci sono anche coloro che utilizzano strumenti AI come ChatGPT per compiti amministrativi anziché per la creazione di contenuti.
C’è un dibattito in corso su come l’intelligenza artificiale possa influenzare il lavoro creativo nel futuro. Alcuni ritengono che sarà necessario un intervento umano per “pulire” i contenuti generati dall’AI, mentre altri ritengono che i risultati dell’AI possano essere integrati direttamente nei loro prodotti finiti.