La compagnia specializzata in piattaforme di sviluppo software, Replit, ha recentemente reso noto di aver ottenuto un finanziamento di 20 milioni di dollari da Craft Ventures. Quest’ultima mossa finanziaria si inserisce nel percorso intrapreso da Replit volto a implementare le funzionalità di intelligenza artificiale generativa per gli sviluppatori, proiettando l’azienda verso un avvenire caratterizzato dall’Artificial Developer Intelligence (ADI).
Questo investimento di 20 milioni di dollari si discosta dai consueti round di finanziamento destinati alle startup, essendo piuttosto un’occasione di liquidità offerta ad alcuni dei membri storici del personale di Replit. L’azienda, fondata nel 2016, ha avuto un significativo finanziamento l’ultimo aprile, raccogliendo 97 milioni di dollari e raggiungendo una valutazione di 1,16 miliardi di dollari. Spesso nelle startup nascenti, si offre ai primi impiegati una forma di partecipazione azionaria, e di solito queste diventano liquide solo in caso di acquisizioni o di IPO. I recenti 20 milioni di dollari forniscono quindi ai dipendenti azionisti di Replit l’opzione di realizzare il loro investimento.
L’annuncio segue di alcune settimane la presentazione dell’iniziativa “AI for All” di Replit, con la quale l’azienda ha aperto le sue capacità di intelligenza artificiale a tutti gli utenti. Replit sta avanzando nello sviluppo di un proprio Large Language Model (LLM), denominato replit-code, che assiste nella generazione di codice, preparandosi a lanciare nuove soluzioni per incrementare la produttività degli sviluppatori tramite l’intelligenza artificiale.
“Il nostro obiettivo non è semplicemente vendere AI, cosa su cui possono concentrarsi OpenAI, Anthropic e altre compagnie simili”, afferma Amjad Masad, CEO di Replit, in un’intervista a VentureBeat. “Vogliamo vendere un sogno: quello di rendere la creazione di software un’esperienza accessibile a tutti e democratizzare la programmazione.”
La tecnologia di LLM per la codifica di Replit si posiziona in concorrenza con altri prodotti come Github Copilot, Amazon CodeWhisperer e progetti open-source come StarCoder e Code Llama.
Masad evidenzia la peculiarità dell’approccio Replit, che non si limita a un solo strumento ma offre una piattaforma completa. Gli sviluppatori non solo scrivono codice tramite Replit, ma possono anche distribuirlo ed eseguirlo in ambienti di produzione.
Replit si distingue inoltre per l’adattamento dei propri modelli basandosi sui dati unici di utilizzo della sua piattaforma, che comprendono informazioni esclusive sul runtime. Questo permette a Replit di affinare modelli ad hoc per gli specifici pattern di attività e codice riscontrati sulla piattaforma, dando all’azienda un vantaggio competitivo nella creazione di un prodotto più efficace.
La questione dell’importanza dell’apprendimento della programmazione in un’era dominata dall’intelligenza artificiale è un tema caldo nel settore. Nonostante l’IA possa aumentare notevolmente la produttività, Masad non prevede un calo nella domanda di sviluppatori, ma anzi sostiene il concetto di “sviluppatore 1000x”, individui estremamente più produttivi grazie all’IA.
“Apprendere a programmare oggi può garantire un ritorno sull’investimento persino maggiore rispetto a un anno fa”, dichiara Masad. “Basta imparare le basi della programmazione e poi l’IA può fornire un impulso significativo.”
Masad osserva che, mentre gli strumenti di generazione del codice basati sull’IA sono potenti, la necessità di sviluppatori rimane essenziale, sottolineando che ci saranno sempre situazioni in cui sarà fondamentale saper intervenire direttamente sul codice.
Infine, nel corso del prossimo Developer Day del 14 novembre, Replit presenterà i progressi compiuti finora e delineerà i futuri piani aziendali. Tra questi, si discuterà dell’approccio di Replit verso gli agenti AI, componenti chiave nella visione dell’ADI, e di come questi possano fungere da assistenti digitali, estendendo le funzionalità dell’IA per supportare gli sviluppatori nelle loro attività quotidiane.