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Stellantis e Pony.ai hanno deciso di unire le forze per sviluppare robotaxi elettrici a livello 4 in Europa, partendo da una fase di test in Lussemburgo con l’obiettivo di estendere l’operazione ad altre città già nel 2026. È un progetto che cerca di combinare l’esperienza industriale di Stellantis con le capacità tecnologiche avanzate di Pony.ai per plasmare un futuro in cui le auto che guidano da sole non siano fantascienza, ma realtà urbana.

Il veicolo prescelto per questa “prima corsa” è il Peugeot e-Traveller, un van completamente elettrico che, con l’architettura “AV Ready” sviluppata da Stellantis, offre una piattaforma adatta all’inserimento dei moduli necessari per guida autonoma. L’idea è che Pony.ai integri la sua “stack” di software di percezione, decisione e controllo sulla piattaforma hardware del veicolo, così da rendere il veicolo capace di operare in modalità hands-off (senza bisogno di supervisione continua).

La scelta del Lussemburgo come “laboratorio urbano” non è casuale. Il Granducato diventa spesso terra prescelta per sperimentazioni automobilistiche avanzate, grazie alle sue dimensioni compatte e a regolamentazioni favorevoli. Qui i veicoli avranno il compito di affrontare strade reali, interazioni urbane, variabilità di traffico e regole proprie del contesto locale. Questi aspetti sono essenziali per validare i sistemi di guida autonoma prima di un’espansione.

Dal punto di vista tecnologico, l’operazione si presenta come una sfida multimodale. Non basta che il software “vada bene”: serve che sia integrato in modo robusto con sensori, ridondanze, sistemi di sicurezza, reti di comunicazione veicolo-infrastruttura. Inoltre, l’ambiente urbano europeo aggiunge complessità: traffico misto, normative diverse da paese a paese, infrastrutture variabili, zone pedonali, incroci stretti, elementi architettonici storici. Il sistema autonomo dovrà navigare tutto questo con precisione e affidabilità.

Un ambito interessante è la strategia di rollout. Le fasi iniziali saranno per lo più sperimentali, volte alla raccolta di dati, validazione di scenari limite e regolazioni continue. Solo una volta che il sistema avrà superato requisiti di sicurezza, affidabilità e conformità normativa, potrà diventare operazionale per il pubblico. Le previsioni parlano già di una progressiva estensione dal 2026 ad altre città europee.

Di Fantasy