Snap ha deciso di utilizzare “Gemini” di Google per gestire il suo chatbot di intelligenza artificiale (AI), superando così “ChatGPT” di OpenAI, che era stato utilizzato in precedenza. Questo è un caso notevole in cui Google ha prevalso su OpenAI.
Secondo quanto riportato da Bloomberg e TechCrunch, Snap ha esteso la sua collaborazione con Google Cloud per offrire esperienze di intelligenza artificiale generativa nel chatbot “My AI”. Snap aveva lanciato questo chatbot all’inizio dell’anno scorso per attrarre nuovi utenti.
Gemini, il nuovo modello, si distingue per le sue capacità multimodali, che consentono di inviare immagini e video al chatbot. Questa funzionalità permette, ad esempio, di tradurre menu in lingue straniere o identificare piante tramite foto.
Grazie a queste nuove funzioni, l’uso dei chatbot è triplicato. Evan Spiegel, CEO di Snap, ha sottolineato che, sebbene le interazioni con modelli di linguaggio di grandi dimensioni siano sempre state affascinanti, l’esperienza di inviare foto e video era rimasta limitata. Ha aggiunto che la mancanza di funzionalità multimodali ha ostacolato il potenziale del prodotto.
Snap conta 850 milioni di utenti attivi, che inviano miliardi di foto e video ogni anno tramite Snapchat. Grazie a questa collaborazione, l’azienda prevede di utilizzare immagini e video per migliorare il modello Gemini.
Spiegel ha anche menzionato che sta considerando di utilizzare Gemini per i nuovi occhiali AR recentemente annunciati. Inizialmente, la collaborazione era con OpenAI, ma ora Google sembra minacciare la posizione di OpenAI grazie alla sua funzionalità multimodale.
Infine, è interessante notare che, nello stesso giorno, Volkswagen ha annunciato l’adozione di Gemini come assistente AI per i suoi veicoli, citando la sua versatilità multimodale come motivo principale.