Negli ultimi mesi, un nuovo trend ha conquistato le piattaforme social come TikTok e Instagram: video ipnotici in cui frutti e dolci vengono tagliati, rivelando interni traslucidi e brillanti, simili a vetro. Questi contenuti, seppur visivamente accattivanti, non sono reali né commestibili; sono il risultato di un’arte digitale creata tramite intelligenza artificiale. Il fenomeno unisce estetica, ASMR e tecnologia, creando un’esperienza sensoriale unica per gli utenti.
Questi video mostrano scene in cui una banana si frantuma come fosse di cristallo o una fetta di torta scintilla alla luce. Non si tratta di oggetti veri, ma di creazioni digitali che imitano la realtà con una precisione sorprendente. L’intelligenza artificiale permette di generare immagini con colori saturi, texture perfette e tagli netti, dando vita a un “cibo” che sembra fatto di vetro. Questa estetica, pur non essendo commestibile, cattura l’attenzione degli spettatori, sfruttando l’impatto visivo immediato tipico dei social media.
Oltre all’aspetto visivo, questi video offrono anche un’esperienza sonora coinvolgente. Ogni taglio produce un suono secco e cristallino, simile al vetro che si spezza. Questi suoni, amplificati e curati nei dettagli, stimolano l’ASMR (Autonomous Sensory Meridian Response), una sensazione di rilassamento profondo che alcune persone sperimentano in risposta a determinati stimoli uditivi o visivi. L’ASMR è spesso associato a un formicolio piacevole sulla pelle e a uno stato di calma mentale, rendendo questi video non solo affascinanti da guardare, ma anche da ascoltare.
La combinazione di immagini straordinariamente realistiche e suoni progettati con precisione crea un’illusione sensoriale che inganna il cervello. Gli spettatori, pur consapevoli che ciò che vedono non è reale, provano una reazione emotiva genuina. Questa risposta può essere interpretata come una forma di piacere estetico, dove la mente si lascia affascinare dalla bellezza e dalla perfezione delle immagini, senza la necessità di un’esperienza fisica diretta.