Immagine AI

Negli ultimi mesi, complice l’onda crescente dell’intelligenza artificiale generativa focalizzata sul video, OpenAI ha deciso di dare un ulteriore giro di vite a Sora, la sua applicazione di condivisione video basata su modelli AI, annunciando un aggiornamento ricco di novità che va ben oltre il semplice “migliorare la qualità”. Bill Peebles, a capo del team Sora, ha reso noto tramite un post su X (ex Twitter) che nei prossimi giorni l’app riceverà strumenti creativi nuovi, tra cui la creazione di “cameo” con praticamente qualsiasi soggetto — animali domestici, bambole o altro — funzioni di editing video potenziate e una versione per

Sora, inizialmente concepita come piattaforma che permettesse la generazione di video a partire da prompt testuali, immagini o clip esistenti, ha rappresentato per OpenAI un vero e proprio laboratorio dell’immaginazione visiva. Già nella prima versione era possibile generare brevi video a risoluzione fino a 1080p, in formati variabili, e sfruttare storyboard per definire il flusso dei fotogrammi. Con questa evoluzione annunciata, Sora ­non è più solo generazione, ma condivisione, remix, personalizzazione profonda e socializzazione: un punto d’incontro tra creatività, tecnologia e comunità.

La funzione “cameo”, in particolare, assume un ruolo centrale. Si tratta della possibilità di inserire persone, animali o oggetti caricati dagli utenti all’interno di creazioni video generate dall’AI. Peebles ha spiegato che l’obiettivo è dare agli utenti la libertà di “vedere” loro stessi, i loro amici, i loro oggetti in scenari creativi generati dall’AI, e che verrà migliorata l’interfaccia utente per evidenziare i cameo più popolari in tempo reale. Questa funzionalità ha un richiamo forte per chi ama sperimentare con contenuti visivi unici, per chi progetta narrazioni personali, per chi vuole “giocare” con l’AI come strumento di auto-espressione.

Parallelamente, l’editing video riceverà un salto qualitativo: sarà introdotta la possibilità di unire più clip, cosa che fino ad oggi era piuttosto limitata nella generazione puramente basata su prompt, e verranno messi a disposizione strumenti più flessibili per modificare, combinare, ritagliare video, intervenire sul montaggio interno dell’app. Si tratta di una svolta: Sora passa da generatore di “singoli pezzi” a piattaforma in cui l’utente può davvero costruire, assemblare, remixare contenuti con una logica creativa più libera.

Un altro aspetto rilevante dell’annuncio riguarda l’espansione della piattaforma verso Android. Fino ad oggi l’app era disponibile solo per iOS (in modalità invite-only in alcuni mercati) e questo limitava l’accesso di una fetta di pubblico significativa. La possibilità di preregistrarsi su Google Play Store segnala l’intenzione di OpenAI di aprire Sora a un bacino più ampio di utenti, rendendo l’esperienza più accessibile e potenzialmente virale. Il lancio vero e proprio della versione Android non è stato ancora fissato, ma l’apertura alla preregistrazione indica che è questione di tempo.

Va sottolineato che questo aggiornamento arriva in un contesto di forte crescita e anche di sfide per Sora: l’app ha già scalato rapidamente le classifiche, posizionandosi al vertice dell’App Store negli Stati Uniti. Al tempo stesso, la generazione di video con soggetti reali, la manipolazione dell’immagine e la potenziale diffusione di deep-fakes hanno attirato l’attenzione su questioni di diritto d’autore, privacy e controllo dei contenuti. L’annuncio di queste nuove funzionalità, dunque, non è solo un’evoluzione tecnologica, ma anche una sfida di equilibrio: tra apertura creativa e garanzie etiche.

Di Fantasy