Apple ha recentemente rivelato le sue intenzioni di espandere le capacità di monitoraggio della salute nei futuri modelli di Apple Watch, includendo il monitoraggio per l’ipertensione e l’apnea del sonno, tra altre funzioni.
Questa iniziativa s’inserisce in un percorso iniziato nel 2011, quando Apple intraprese una collaborazione con Avolonte Health su un progetto segreto chiamato E5, volto a sviluppare un sistema di monitoraggio della glicemia non invasivo. Ci furono anche discussioni su potenziali “Apple Clinic”.
La spinta nel campo della salute può essere vista come una risposta alle complessità del sistema sanitario americano.
Apple non è sola in questa direzione: anche altri colossi come Microsoft, Google, Amazon e Oracle hanno investito nel settore della salute.
Microsoft ha impiegato il modello GPT-3, e ora sta testando GPT-4, per innovare nel settore sanitario. Google, attraverso il suo modello avanzato Med-PaLM-2, mira a fornire risposte precise e sicure a domande mediche.
Oracle ha presentato soluzioni innovative per migliorare la cura dei pazienti e l’efficienza del sistema sanitario.
Il CEO di Apple, Tim Cook, in un’intervista del 2019 a CNBC, ha parlato dell’importanza di rendere l’assistenza sanitaria più accessibile e dell’impulso iniziale dell’azienda verso questo obiettivo.
Nonostante gli sforzi, Apple ha dovuto superare diversi ostacoli, come riportato da Bloomberg, tra cui divergenze filosofiche e limiti tecnici.
Avalonte ha speso tempo e risorse nello sviluppo di tecnologie di monitoraggio del glucosio non invasivo, senza però raggiungere il successo sperato, portando alla nascita dell’Apple Watch come complemento all’iPhone piuttosto che come dispositivo medico indipendente.
Secondo Rolfe Winkler, giornalista del WSJ, il settore sanitario rappresenta una “balena bianca” per la tecnologia, ricco di complessità e sfide normative.
Un esempio è stato il fallimento di Haven Healthcare, un’iniziativa tra Apple, JP Morgan e Berkshire Hathaway, che si è sciolta in meno di tre anni, evidenziando la difficoltà di riformare il sistema sanitario americano.
Progetti come il servizio di assistenza primaria di Apple per i propri dipendenti non hanno ottenuto il successo sperato, con preoccupazioni sulla privacy dei dati.
Nonostante ciò, Apple continua ad ampliare le funzionalità di salute sui suoi dispositivi, prevedendo l’integrazione di nuove caratteristiche per la rilevazione di condizioni come l’ipertensione e l’apnea nel prossimo anno e l’aggiunta di funzioni di apparecchi acustici negli AirPods.
Apple sta anche sviluppando un servizio di coaching sanitario basato sull’intelligenza artificiale e considerando gli AirPods come potenziali dispositivi di fitness e salute.
Mentre OpenAI si unisce al settore con collaborazioni come quella con Whoop per gli smartwatch, Apple mantiene un ruolo di primo piano con prodotti di salute hardware direttamente rivolti al consumatore, diversamente dagli altri giganti della tecnologia che si focalizzano maggiormente su soluzioni per strutture sanitarie.
Con un’impronta unica nel settore, Apple prosegue verso il 2024 con la prospettiva di essere un punto di riferimento nell’innovazione tecnologica sanitaria. In futuro, possedere un dispositivo Apple potrebbe addirittura rivelarsi salvavita.