Un recente video ha catturato l’attenzione del pubblico mostrando due agenti di intelligenza artificiale (AI) che comunicano utilizzando una “lingua robotica” incomprensibile per gli esseri umani. Questo metodo di comunicazione, caratterizzato da suoni come “bip” e “bup”, è stato sviluppato per consentire agli agenti AI di interagire in modo più rapido ed efficiente rispetto all’uso del linguaggio umano.​

Nel video, creato dallo youtuber Anton Fidukayko, si osservano un laptop e uno smartphone: il laptop esegue un agente AI nel ruolo di gestore di un hotel, mentre lo smartphone ospita un agente AI nel ruolo di cliente. La simulazione inizia con l’agente cliente che chiama l’hotel e si presenta come un agente AI. Il gestore risponde confermando la sua natura di AI e propone di comunicare tramite “Gibberlink”, un protocollo specifico per agenti AI. Una volta accettato, i due agenti iniziano a scambiarsi informazioni utilizzando suoni elettronici per dettagli come numero di partecipanti, date, prezzi, catering e contatti telefonici.​

Questo metodo di comunicazione ha suscitato reazioni contrastanti tra gli spettatori. Alcuni hanno ricordato i suoni dei vecchi modem, mentre altri si sono chiesti se sia necessario sviluppare tecnologie per interpretare questi suoni. Il video ha accumulato oltre 9.000 commenti su YouTube, evidenziando l’interesse e la curiosità del pubblico verso questa innovazione.​

Il protocollo “Gibberlink” è stato sviluppato da due ingegneri software di Meta durante un hackathon a Londra. Questo protocollo consente agli agenti AI di comunicare vocalmente scambiandosi dati attraverso suoni. Il progetto combina la tecnologia degli agenti conversazionali di ElevenLabs con GGwave, una tecnologia basata sulla modulazione di frequenza (FSK) che converte i dati in suoni. Questo approccio permette ai computer di comunicare in modo più rapido ed efficiente rispetto all’uso del linguaggio umano.​

Sebbene i modelli vocali AI siano eccellenti nel convertire il linguaggio umano in token comprensibili per le macchine, questo processo richiede un notevole costo computazionale e può risultare superfluo nelle interazioni tra agenti AI. I sviluppatori affermano che l’uso di GGwave può ridurre i costi computazionali di almeno dieci volte durante le conversazioni tra agenti AI. Inoltre, Gibberlink è progettato per riconoscere automaticamente quando l’interlocutore è un altro agente AI, attivando l’uso del protocollo GGwave per la trasmissione dei dati. Attualmente, Gibberlink è disponibile al pubblico su GitHub.​

Di Fantasy