BharatGen ha recentemente lanciato e-vikrAI, un modello di linguaggio visivo avanzato progettato specificamente per l’e-commerce indiano. e-vikrAI, parte della prima iniziativa multimodale di intelligenza artificiale supportata dal governo indiano, mira a semplificare la catalogazione dei prodotti per i venditori online, eliminando la necessità di inserimenti manuali.

Grazie a e-vikrAI, i venditori possono caricare semplicemente un’immagine del prodotto e ricevere automaticamente titoli, descrizioni, caratteristiche e suggerimenti sui prezzi, il tutto basato su una profonda conoscenza della cultura indiana. Questa soluzione non solo rende più efficiente la gestione dei cataloghi, ma arricchisce anche le descrizioni dei prodotti con riferimenti culturali locali, rendendole più rilevanti per il pubblico indiano.

Una delle caratteristiche chiave di e-vikrAI è la funzione di spiegazione, che permette di tradurre e vocalizzare le descrizioni dei prodotti in diverse lingue indiane, migliorando l’accessibilità per i venditori in tutto il Paese. Questo rende la piattaforma particolarmente inclusiva, consentendo a venditori di diverse regioni linguistiche di accedere facilmente ai benefici dell’automazione.

BharatGen, abbreviazione di “GenAI per Bharat, da Bharat”, è un progetto guidato dall’IIT Bombay nell’ambito della Missione nazionale sui sistemi ciberfisici interdisciplinari (NM-ICPS), sotto la supervisione del Dipartimento di scienza e tecnologia (DST) del governo indiano. Il ministro dell’Unione, Dr. Jitendra Singh, ha inaugurato il progetto il mese scorso, con l’obiettivo di rivoluzionare l’erogazione dei servizi pubblici e migliorare il coinvolgimento dei cittadini attraverso l’intelligenza artificiale.

Il progetto BharatGen coinvolge la Fondazione TIH per l’IoT e l’IOE presso l’IIT di Bombay, in collaborazione con numerose importanti istituzioni accademiche, tra cui diversi IIT in tutto il Paese. Secondo il professor Ganesh Ramakrishnan, responsabile dell’iniziativa BharatGen, l’obiettivo non è solo sviluppare tecnologie di intelligenza artificiale, ma anche creare un ecosistema inclusivo capace di generare nuove opportunità in settori chiave come istruzione, salute, agricoltura e industria.

Di Fantasy