L’industria della guida autonoma ha raggiunto un punto di svolta decisivo, con Waymo, la sussidiaria di Alphabet (Google), che sta per scrivere un nuovo capitolo nella storia della mobilità. L’azienda ha annunciato l’espansione dei suoi servizi di robotaxi completamente senza conducente per includere le autostrade delle principali città statunitensi, un passo audace che trasforma radicalmente il panorama della commercializzazione dei taxi autonomi. Guidare in autostrada, infatti, non è più un esercizio teorico o un test chiuso, ma una realtà accessibile ai passeggeri paganti.

L’annuncio stabilisce che i robotaxi di Waymo circoleranno sulle autostrade trasportando regolarmente il pubblico pagante nelle aree metropolitane di San Francisco, Phoenix e Los Angeles. Questo servizio verrà attivato in modo strategico, specificamente “quando il percorso autostradale sarà significativamente più veloce del percorso stradale normale”. La mossa rappresenta un enorme salto in avanti rispetto alle precedenti operazioni, che si limitavano prevalentemente alle strade cittadine o alle autostrade a bassa velocità, e segna la prima volta che il veicolo viene guidato ai limiti di velocità autostradali (fino a 65 miglia orarie, circa 105 km/h) con passeggeri a bordo.

Guidare su un’autostrada può sembrare un’attività banale per gli esseri umani, ma per un sistema di guida completamente autonomo, essa rappresenta una delle sfide più complesse e scalabili. Come ha spiegato Dmitry Dolgov, co-CEO di Waymo, “Guidare in autostrada è facile per le persone, ma è molto difficile per i sistemi completamente autonomi farlo in modo sicuro e su larga scala”. L’ingresso in autostrada, i cambi di corsia rapidi, la gestione delle alte velocità e la reazione a situazioni di traffico imprevedibili e non di routine, come i ribaltamenti di veicoli o i sorpassi delle motociclette, richiedono un livello di intelligenza e di affidabilità algoritmica eccezionalmente elevato.

Waymo ha impiegato oltre un decennio per testare i suoi veicoli in ogni tipo di scenario, dalle strade pubbliche ai circuiti chiusi e agli ambienti simulati, includendo appositamente situazioni estreme per garantire la sicurezza del sistema. I veicoli, pur rispettando il limite di velocità legale, sono programmati per poterlo superare leggermente in circostanze eccezionali e circoscritte, per esempio, per completare un’azione di sicurezza critica come un sorpasso rapido.

Per garantire il massimo livello di sicurezza e integrazione operativa, Waymo ha lavorato a stretto contatto con le autorità locali, collaborando in particolare con la California Highway Patrol (CHP) e il Dipartimento di Pubblica Sicurezza dell’Arizona (DPS) per rafforzare i protocolli operativi. Parallelamente, l’azienda ha espanso la sua infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici, preparandosi alla rapida crescita del servizio.

Questa implementazione su autostrada fa seguito a un anno di test intensivi. Jacopo Sanazzaro, product manager di Waymo, ha confermato che l’azienda ha condotto simulazioni e prove su strada aperte con i dipendenti di Alphabet a San Francisco, Los Angeles e Phoenix, convalidando la robustezza del sistema prima del lancio commerciale.

I robotaxi di Waymo sono già una realtà commerciale consolidata in città come Austin, San Francisco, Phoenix e Los Angeles, e l’azienda ha piani ambiziosi per un’ulteriore espansione in aree metropolitane come Miami, San Diego e Washington D.C. entro il 2026. L’impronta di Waymo si sta espandendo anche a livello internazionale, con test in corso a New York e Tokyo, e l’atteso inizio del servizio passeggeri regolare a Londra l’anno prossimo.

In questo scenario, la leadership di Waymo è netta. Sebbene concorrenti come Tesla offrano anch’essi servizi di robotaxi (come il percorso verso l’aeroporto internazionale di San Jose Mineta, SJC), questi sono essenzialmente servizi di ride-hailing che ancora prevedono la presenza di un conducente umano. L’operazione di Waymo, invece, è un servizio commerciale completamente autonomo, un traguardo che la posiziona come pioniere incontrastato nell’introduzione di una mobilità senza conducente che affronta la complessità ad alta velocità delle moderne autostrade.

Di Fantasy