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Il settore delle assicurazioni sta attraversando una delle fasi di cambiamento più profonde della sua storia, spinto dalla necessità di gestire rischi globali sempre più complessi e contratti che superano i confini nazionali. In questo scenario, Zurich ha deciso di giocare d’anticipo, posizionando l’intelligenza artificiale non come un semplice accessorio tecnologico, ma come il cuore pulsante della propria strategia per i prossimi anni. L’obiettivo della compagnia elvetica è chiaro: trasformare il modo in cui i rischi vengono valutati e i contratti gestiti, garantendo una precisione e una velocità che fino a poco tempo fa erano inimmaginabili.

Uno dei pilastri di questa rivoluzione è rappresentato dal lancio di strumenti innovativi come Program IQ, una soluzione pensata specificamente per i programmi assicurativi multinazionali. Gestire polizze che coprono diversi paesi significa scontrarsi con giurisdizioni differenti, clausole multilingua e una giungla di sottolimiti contrattuali. L’intelligenza artificiale di Zurich interviene proprio qui, analizzando istantaneamente enormi volumi di dati per garantire la massima coerenza e certezza legale. Questo approccio riduce drasticamente i margini di errore e offre alle aziende clienti la sicurezza che la loro copertura sia effettivamente valida e allineata in ogni parte del mondo.

L’impegno di Zurich non si limita però all’aspetto puramente operativo, ma si estende alla ricerca e allo sviluppo attraverso la creazione dello Zurich AI Lab. Nato dalla collaborazione con prestigiose istituzioni accademiche come l’Università di San Gallo e il Politecnico federale di Zurigo (ETH), questo centro di ricerca è stato definito dal CEO Mario Greco come una vera e propria “fabbrica di sogni”. Qui, team multidisciplinari lavorano per modellare la prossima generazione di soluzioni assicurative, combinando le competenze del settore con le frontiere più avanzate dell’intelligenza artificiale generativa e dei sistemi agentici. L’idea di fondo è che l’innovazione debba essere scalabile, capace cioè di essere applicata con successo a ogni livello del business, dal marketing alla gestione dei sinistri.

Proprio sul fronte della gestione dei sinistri, la tecnologia sta portando vantaggi tangibili sia per la compagnia che per gli assicurati. L’automazione dei processi di routine permette di accelerare i tempi di risposta, offrendo informazioni sui rischi molto più accurate e tempestive. Ad esempio, soluzioni basate su agenti intelligenti sono già in grado di supportare le decisioni sulla responsabilità civile auto o di automatizzare la liquidazione di rimborsi per viaggi, riducendo lo sforzo manuale ma mantenendo sempre il controllo umano sulle decisioni più critiche. Questo equilibrio tra macchina e uomo è fondamentale: Zurich sottolinea costantemente che l’intelligenza artificiale deve essere complementare alla rete agenziale e non una sua sostituta, valorizzando la consulenza umana grazie a dati più solidi.

Guardando al futuro, la strategia di Zurich si inserisce in un percorso di crescita che punta a obiettivi finanziari ambiziosi per il triennio 2025-2027. L’adozione massiccia dell’IA è vista come il motore principale per migliorare l’efficienza operativa e la fidelizzazione dei clienti, in un mercato dove la velocità e la personalizzazione del servizio fanno la differenza. Con l’ingresso di nuove figure chiave provenienti dai settori fintech e retail per guidare la trasformazione digitale, la compagnia si prepara a gestire non solo i rischi tradizionali, ma anche le nuove sfide poste dalla cybersecurity e dai cambiamenti climatici, utilizzando l’intelligenza artificiale come una bussola per navigare nell’incertezza del panorama globale.

Di Fantasy