Elon Musk, CEO di xAI, ha recentemente fatto un paragone interessante, equiparando sé stesso a Galileo Galilei, noto per aver proposto la teoria eliocentrica. Musk ha ribadito la sua convinzione che entro due anni emergerà un’intelligenza artificiale (IA) superiore a quella umana, nonostante sia un’affermazione impopolare.
Durante il “Breakthrough Prize” a Los Angeles, Musk ha condiviso il suo punto di vista sull’IA in un’intervista sul tappeto rosso. Quando gli è stato chiesto quale fosse la più grande innovazione che spera nella vita, ha citato sia l’esplorazione di altri pianeti che lo sviluppo continuo dell’intelligenza artificiale.
Musk ha anche rinnovato il suo avvertimento riguardo al potenziale rischio che l’IA possa rappresentare per l’umanità, sottolineando la sua convinzione che entro la fine dell’anno prossimo l’IA sarà più intelligente di qualsiasi essere umano. Nonostante sia un’opinione controversa, Musk ritiene che sia importante affrontare apertamente questa possibilità, sperando che alla fine l’IA possa essere un’alleata dell’umanità anziché una minaccia.
Ha fatto un parallelo con Galileo, sottolineando l’importanza di dire la verità, anche se impopolare. Questo commento di Musk è motivato anche dal recente benchmark chiamato “RealWorldQA”, che mira a migliorare i grandi modelli linguistici esistenti.
Durante l’intervista, Musk ha scherzato sul futuro, suggerendo che un giorno l’IA potrebbe essere in grado persino di vincere le elezioni presidenziali nel 2032.
Il “Breakthrough Prize”, noto come “Oscar della scienza”, è un evento prestigioso che ha visto la partecipazione di figure di spicco come Mark Zuckerberg di Meta, Anne Wojcicki di 23&Me e Huda Zogbee. Il vincitore della categoria scienze della vita è stato Demis Hassabis, co-fondatore di DeepMind, che ha ricevuto un premio in denaro di 3 milioni di dollari per il suo lavoro su “AlphaFold”, un sistema di intelligenza artificiale che genera proteine.