La scorsa settimana, alla “Conferenza mondiale sull’intelligenza artificiale” a Shanghai, è stato presentato il primo robot umanoide a grandezza naturale della Cina. Quest’anno, la Cina si sta impegnando molto per sviluppare rapidamente il settore degli umanoidi.
Secondo quanto riportato dal South China Morning Post e da Technode, al WAIC, il principale evento cinese sull’intelligenza artificiale, sono stati presentati 18 robot umanoidi, tra cui “Qinglong” (Drago Blu), situato a Shanghai, che è stato il primo robot umanoide cinese a grandezza naturale. Qinglong, alto 1 metro e 80 e con un peso di 85 kg, ha attirato molta attenzione quando ha risposto con la sua voce a istruzioni vocali per organizzare pane e frutta separatamente.
Qinglong è un avanzato robot di intelligenza artificiale con un torso bionico e capacità di movimento umanoide, supportando movimento, percezione, interazione e manipolazione basati su un modello multimodale. Ha 43 gradi di libertà attivi, una coppia massima di 400 newton metri e una capacità di calcolo di 400 TOPS.
Il direttore generale Xu Bin ha dichiarato che la tecnologia dei robot umanoidi, inclusi cervello, cervelletto e arti, è stata rilasciata come open source. Ogni anno vengono rilasciati modelli con nomi di animali dello zodiaco, contribuendo all’industria cinese dei robot.
Xu Bin ha anche previsto un notevole aumento dell’uso dei robot nei prossimi 5-10 anni, ad esempio per aiutare nei lavori domestici o nell’assistenza ai pazienti. La società è stata fondata con un capitale di 1 miliardo di yuan per sviluppare questo robot.
Inoltre, Reju Robot di Shenzhen ha presentato “Kuavo”, un robot che utilizza OpenHarmony, il sistema operativo open source di Huawei. Durante l’evento è stato esposto anche il robot umanoide di seconda generazione “Optimus”, prodotto in fabbrica da Tesla, ma è stato riferito che era esposto immobile come un manichino nella scatola Yura, suscitando confronti con i robot cinesi.
In parallelo, i gruppi legali, di intelligenza artificiale e di robotica di Shanghai hanno introdotto i primi “principi robotici” della Cina, sottolineando che i robot umanoidi non devono minacciare la sicurezza umana e devono rispettare la dignità umana. Gli utenti dei robot devono inoltre essere formati per utilizzare le macchine in modo etico e legale, stabilendo procedure di avviso e sistemi di risposta alle emergenze.