Un nuovo incidente mortale ha coinvolto una Tesla mentre era in funzione con la modalità FSD (Full Self Driving), aumentando il numero di decessi collegati a questo sistema a due. Tesla ha dichiarato che la funzione FSD non equivale alla guida autonoma completa.
Secondo Reuters, il 31 luglio, un veicolo Tesla in modalità FSD ha investito e ucciso un motociclista di 28 anni a Seattle ad aprile. La polizia di Seattle ha confermato che il veicolo, una Tesla Model S, stava usando il software FSD al momento dell’incidente. Il conducente 56enne della Tesla ha ammesso di aver guardato lo schermo del telefono mentre il sistema di pilota automatico era attivo.
Il pilota automatico è un sistema di assistenza alla guida presente di serie nelle auto Tesla, mentre l’FSD è un software avanzato, acquistabile separatamente, progettato per la guida autonoma. Tuttavia, il termine “Full Self Driving” può essere fuorviante, poiché il sistema non ha ancora raggiunto la guida completamente autonoma e ciò è oggetto di indagini per pubblicità ingannevole.
Tesla ha chiarito che il conducente deve sempre essere pronto a intervenire anche quando l’FSD è in uso. L’incidente rappresenta il secondo caso mortale negli Stati Uniti collegato al sistema FSD di Tesla. La National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) ha segnalato due incidenti mortali e 75 incidenti totali relativi all’FSD.
Gli esperti hanno notato che la tecnologia di Tesla, che si basa su fotocamere e intelligenza artificiale, presenta limiti rispetto ai sistemi che utilizzano sensori Lidar. Nonostante le dichiarazioni ottimistiche del CEO Elon Musk riguardo alla futura capacità dell’FSD di funzionare senza intervento umano, ci sono stati continui ritardi e difficoltà nel raggiungere questo obiettivo. Recentemente, l’NHTSA ha richiamato più di 2 milioni di veicoli Tesla per problemi legati alla distrazione dei guidatori mentre sono in modalità pilota automatico.