Nel 79 d.C., l’eruzione del Vesuvio seppellì la città romana di Ercolano, preservando sotto strati di cenere e lapilli una straordinaria collezione di papiri nella celebre Villa dei Papiri. Questi rotoli, carbonizzati dal calore, sono rimasti per secoli un enigma per gli studiosi, che hanno faticato a decifrarne il contenuto senza danneggiarli ulteriormente. Oggi, grazie all’ausilio dell’intelligenza artificiale (IA), si stanno aprendo nuove prospettive nella lettura di questi antichi manoscritti, offrendo una finestra inedita sulla filosofia e la letteratura dell’epoca.

Recentemente, un team internazionale di ricercatori, nell’ambito del progetto Vesuvius Challenge, ha utilizzato avanzate tecniche di tomografia computerizzata e algoritmi di IA per analizzare virtualmente i papiri senza srotolarli fisicamente. Questa metodologia innovativa ha permesso di decifrare circa 2.000 caratteri distribuiti su 11 colonne di testo in greco antico, rivelando contenuti filosofici di grande rilevanza.

I testi finora decifrati trattano temi cari alla filosofia epicurea, come la natura del piacere e del benessere. In particolare, si discute del valore dei piaceri semplici, come la musica e il cibo, e si riflette sulla percezione del piacere in relazione alla disponibilità dei beni. Un passaggio significativo recita: “Come anche nel caso del cibo, non crediamo che i beni meno disponibili siano in assoluto più piacevoli di quelli abbondanti”. Queste riflessioni offrono una nuova comprensione del pensiero epicureo e arricchiscono il corpus della letteratura classica.

Il progetto Vesuvius Challenge, promosso dall’Università del Kentucky, mira a sviluppare tecnologie che consentano la lettura non invasiva dei papiri di Ercolano. L’iniziativa ha coinvolto esperti di informatica e studiosi di tutto il mondo, incentivando la collaborazione interdisciplinare per superare le sfide poste dalla decifrazione di questi fragili manufatti. I recenti successi ottenuti rappresentano solo l’inizio di un percorso che promette di svelare ulteriori testi inediti, offrendo una comprensione più profonda della cultura e della filosofia dell’antica Roma.

Questa sinergia tra tecnologia e scienze umanistiche non solo apre nuove strade nella ricerca storica, ma sottolinea anche l’importanza dell’innovazione nel preservare e valorizzare il patrimonio culturale mondiale. Mentre i papiri di Ercolano iniziano finalmente a raccontare le loro storie nascoste, il mondo accademico guarda con entusiasmo alle future scoperte che queste tecnologie potranno facilitare.

Di Fantasy