DeepSeek, il laboratorio di intelligenza artificiale con sede in Cina, ha recentemente annunciato un’iniziativa significativa: a partire dalla prossima settimana, l’azienda rilascerà cinque nuovi repository open-source, consolidando il suo impegno verso un’IA aperta e collaborativa.​

L’annuncio è stato diffuso attraverso la piattaforma X (precedentemente nota come Twitter), dove DeepSeek ha dichiarato: “Siamo un piccolo team di DeepSeek che esplora l’AGI (Artificial General Intelligence). A partire dalla prossima settimana, renderemo open-source cinque repository, condividendo i nostri piccoli ma sinceri progressi con totale trasparenza”.

Questa iniziativa, denominata “settimana dell’open-source”, rappresenta un ulteriore passo avanti per DeepSeek, che attualmente vanta una collezione di 14 modelli e repository open-source sulla piattaforma Hugging Face.

Recentemente, DeepSeek ha attirato l’attenzione della comunità tecnologica con il rilascio dei modelli DeepSeek-R1 e DeepSeek-V3. Questi modelli di intelligenza artificiale offrono prestazioni all’avanguardia, pur essendo stati addestrati e implementati a una frazione del costo rispetto ai concorrenti. In particolare, il DeepSeek-V3 ha utilizzato solo 2048 GPU NVIDIA H800 per raggiungere performance superiori alla maggior parte dei modelli open-source disponibili.

Questo risultato ha suscitato l’ammirazione di esperti del settore, tra cui Andrej Karpathy, ex ricercatore di OpenAI, che ha osservato come il livello di capacità del DeepSeek-V3 “dovrebbe richiedere cluster di circa 16.000 GPU”.

La decisione di DeepSeek di rendere open-source i propri modelli e algoritmi rappresenta una deviazione significativa rispetto alla pratica comune tra le aziende di intelligenza artificiale in Cina e negli Stati Uniti, che tendono a favorire modelli a codice chiuso. Liang Wenfeng, il fondatore di DeepSeek, ha sottolineato l’importanza culturale dell’open-source, affermando che contribuisce a guadagnare rispetto e a promuovere l’innovazione. ​

Questa filosofia è condivisa anche da altri leader del settore. Yann LeCun, chief AI scientist di Meta, ha commentato che il successo di DeepSeek dovrebbe essere interpretato come “i modelli open-source che superano quelli proprietari”.

L’iniziativa di DeepSeek si inserisce in un contesto più ampio, in cui numerosi laboratori di intelligenza artificiale a livello mondiale stanno promuovendo un approccio open-source. Ad esempio, Baidu, un altro gigante tecnologico cinese, ha annunciato l’intenzione di rilasciare il codice sorgente dei suoi modelli Ernie 4.5, riconoscendo che l’open-source può facilitare una più ampia adozione delle tecnologie AI.

Anche OpenAI sta esplorando lo sviluppo di modelli open-source. In una recente intervista, il CEO Sam Altman ha dichiarato: “Penso che dovremmo probabilmente open-source un po’ di più”.

Di Fantasy