Apple ha intrapreso un passo significativo integrando il modello Gemini di Google nel suo assistente vocale, Siri. Questa mossa strategica mira a potenziare le capacità di Siri, offrendo agli utenti risposte più precise e contestualizzate.​

Secondo un rapporto di 9to5Mac, Apple ha recentemente aggiornato il backend di iOS 18.4 beta, aggiungendo opzioni per utilizzare modelli di terze parti, tra cui quelli di Google e OpenAI, all’interno del sistema Apple Intelligence. Questa integrazione consente a Siri di sfruttare non solo ChatGPT di OpenAI, ma anche il modello Gemini di Google, ampliando così le fonti di intelligenza artificiale a sua disposizione.​

Già nel giugno 2024, durante la Worldwide Developers Conference (WWDC), Craig Federighi, Senior Vice President of Software Engineering di Apple, aveva anticipato la possibilità di integrare vari modelli di intelligenza artificiale, incluso Gemini, nei servizi Apple. Questa dichiarazione ha ora trovato concretezza con l’aggiornamento di iOS 18.4 beta, che prepara il terreno per l’inclusione di Gemini nelle future versioni del sistema operativo.​

Sebbene l’integrazione diretta di Gemini non sia ancora presente in iOS 18.4, le analisi suggeriscono che potrebbe essere implementata nelle versioni successive, come iOS 19. Questa evoluzione permetterebbe a Siri di accedere alle avanzate capacità di elaborazione del linguaggio naturale offerte da Gemini, migliorando l’interazione utente-assistente.​

Con l’integrazione di Gemini, Siri potrebbe beneficiare di funzionalità di inferenza avanzate, consentendo una comprensione più profonda delle richieste degli utenti e fornendo risposte più accurate. Questa collaborazione tra Apple e Google rappresenta un passo significativo verso l’offerta di esperienze utente più ricche e personalizzate.​

Di Fantasy