Durante la pandemia, Zoom è diventato sinonimo di videoconferenze, adattandosi rapidamente alle esigenze del lavoro remoto. Tuttavia, l’azienda non si è fermata a questo successo iniziale. Negli ultimi anni, ha intrapreso una trasformazione significativa, evolvendosi da semplice strumento di riunione a una piattaforma di produttività avanzata, integrando intelligenza artificiale (IA) per migliorare l’efficienza e la collaborazione sul posto di lavoro.​

Le riunioni aziendali dovrebbero sempre portare a risultati concreti, come azioni specifiche o il raggiungimento di traguardi. Con l’avvento dell’IA agentica, la tecnologia ha raggiunto un punto in cui è possibile trasformare le semplici riunioni in flussi di lavoro orientati all’azione. Xuedong (X.D.) Huang, CTO di Zoom, ha sottolineato questa evoluzione, indicando come l’azienda miri a passare “dalla riunione al traguardo” attraverso l’implementazione di capacità agentiche.

Prima di unirsi a Zoom nel 2023, Huang ha lavorato per 30 anni in Microsoft, occupandosi di tecnologie vocali e del servizio Azure OpenAI. Questa esperienza ha influenzato la strategia di Zoom nell’adottare un approccio agnostico ai modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM). Invece di affidarsi a un unico LLM, Zoom ha adottato un approccio federato, utilizzando diversi LLM, inclusi modelli personalizzati interni. Questa strategia consente a Zoom di sfruttare le migliori tecnologie disponibili per offrire funzionalità avanzate ai propri utenti.

Nell’ottobre 2024, Zoom ha presentato l’AI Companion 2.0, una versione avanzata del suo assistente basato sull’IA. Questo strumento è in grado di rilevare, tracciare e completare azioni all’interno della piattaforma Zoom Workplace, offrendo una comprensione contestuale più approfondita delle informazioni. Ad esempio, durante una riunione, l’AI Companion può rispondere a domande come “Di cosa si sta discutendo?” o “Sono stati assegnati compiti a me?”. Dopo la riunione, può fornire un riepilogo degli esiti e delle eventuali divergenze emerse. ​

Per rispondere alle esigenze specifiche delle aziende, Zoom ha introdotto un servizio aggiuntivo basato su abbonamento per l’AI Companion al costo di 12 dollari per utente al mese. Questo add-on consente agli utenti di personalizzare l’AI Companion in base alle necessità aziendali e di integrarlo con applicazioni di terze parti come ServiceNow, Atlassian e Workday. Questa mossa mira a diversificare l’offerta di Zoom oltre le semplici videochiamate e strumenti di chat, posizionandola come una piattaforma completa per la comunicazione aziendale. ​

Nel novembre 2024, Zoom ha annunciato un rebranding, cambiando il nome da “Zoom Video Communications Inc.” a “Zoom Communications Inc.”. Questo cambiamento riflette l’evoluzione dell’azienda verso una piattaforma di lavoro incentrata sull’IA, andando oltre l’identità di semplice servizio di videoconferenza. Il CEO Eric Yuan ha sottolineato come l’azienda stia sviluppando strumenti basati sull’IA per migliorare la produttività, con l’obiettivo di automatizzare attività e ottimizzare i flussi di lavoro.

Di Fantasy