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Negli ultimi mesi, un numero crescente di scienziati e ricercatori statunitensi ha iniziato a considerare seriamente l’idea di trasferirsi in Europa, spinti dalle politiche dell’amministrazione Trump che hanno portato a tagli significativi ai finanziamenti per la ricerca, restrizioni sull’immigrazione e interventi ideologici nelle università.​

L’amministrazione Trump ha ridotto drasticamente i fondi destinati a enti di ricerca come la NASA, la NOAA e l’NIH, e ha imposto controlli più severi sull’immigrazione, creando un ambiente di incertezza per molti accademici. Inoltre, iniziative come il congelamento di fondi da parte di università prestigiose come Harvard e Columbia hanno ulteriormente alimentato il malcontento.​

In risposta a questa situazione, paesi europei come Francia e Germania hanno lanciato iniziative per attrarre talenti scientifici. La Francia ha introdotto il programma “Choose France for Science”, che offre finanziamenti e supporto alle università e agli istituti di ricerca per attrarre scienziati stranieri. Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che la ricerca è una priorità e ha invitato i ricercatori da tutto il mondo a scegliere la Francia.

Anche la Germania ha preso provvedimenti simili, con il Partito Socialdemocratico tedesco che ha dichiarato di voler riportare gli scienziati che non si sentono a loro agio con l’amministrazione Trump. Inoltre, sono previsti investimenti significativi nella ricerca scientifica.​

Personalità di spicco nel campo della scienza, come Yann LeCun, capo scienziato dell’intelligenza artificiale di Meta, hanno criticato le politiche dell’amministrazione Trump, definendole un “assalto totale a tutta la scienza americana”. LeCun ha anche elogiato le iniziative francesi, definendole una “mossa intelligente” per attrarre scienziati di talento. ​

Questa situazione ha portato a un fenomeno noto come “brain drain”, con scienziati statunitensi che valutano seriamente l’opzione di trasferirsi in Europa per continuare la loro ricerca in un ambiente più favorevole. Le università europee stanno rispondendo attivamente a questa opportunità, offrendo programmi di supporto e incentivi per attrarre questi ricercatori.

Di Fantasy