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Xiaomi ha annunciato il rilascio open source di un nuovo modello di intelligenza artificiale, dimostrando ancora una volta il proprio impegno nell’innovazione tecnologica. Il modello, chiamato MiMo-7B, è stato reso disponibile su GitHub e si distingue per una caratteristica fondamentale: può essere eseguito direttamente su dispositivi mobili, grazie alla sua struttura compatta da 7 miliardi di parametri (7B).

Nonostante le dimensioni ridotte, MiMo-7B ha ottenuto risultati sorprendenti. I test interni dimostrano infatti che le sue prestazioni sono paragonabili a quelle di o1-mini, un modello della stessa classe sviluppato da OpenAI. In alcuni ambiti, MiMo-7B è riuscito persino a superare modelli concorrenti come DeepSeek e Qone, anche se quest’ultimo dispone di ben 32 miliardi di parametri, oltre quattro volte quelli del modello Xiaomi.

La nuova linea presentata da Xiaomi comprende quattro varianti del modello: una versione base, una versione SFT (Supervised Fine-Tuning), una versione RL basata sul modello base e infine una versione RL addestrata a partire dal modello SFT. Quest’ultima è particolarmente interessante perché sfrutta l’apprendimento per rinforzo (Reinforcement Learning) su larga scala, addestrata su 130.000 problemi matematici e di codice. Complessivamente, Xiaomi ha utilizzato 25 trilioni di token per addestrare il modello, un’impresa notevole che testimonia la portata del progetto.

Secondo i benchmark pubblicati, MiMo-7B-RL si colloca leggermente dietro o1-mini in alcune prove specifiche, come LiveCodeBench e AIME 2024-2025, ma mantiene un vantaggio netto rispetto a modelli molto più grandi in altre attività, soprattutto in termini di efficienza.

Questa non è la prima incursione di Xiaomi nel mondo dei modelli linguistici: già nel 2023 aveva sviluppato MiLM, un modello proprietario integrato nei suoi smartphone. Tuttavia, il progetto non aveva suscitato grande attenzione, anche perché l’azienda non aveva rilasciato un’applicazione consumer dedicata.

Con MiMo-7B, invece, Xiaomi entra ufficialmente nella competizione globale dell’intelligenza artificiale, distinguendosi soprattutto per aver creato un modello adatto all’esecuzione diretta su dispositivi edge o mobili. Questa scelta rende MiMo-7B un passo importante verso un’intelligenza artificiale realmente on-device, più vicina agli utenti e meno dipendente dal cloud.

Di Fantasy