Nel maggio 2025, l’attrice premio Oscar Jamie Lee Curtis ha denunciato pubblicamente l’uso non autorizzato della sua immagine in una pubblicità generata tramite intelligenza artificiale. Il video, diffuso su Facebook, utilizzava un fotogramma reale tratto da un’intervista televisiva e lo accompagnava con un testo falso, attribuendo a Curtis dichiarazioni mai pronunciate. L’attrice ha chiesto l’immediata rimozione del contenuto, accusando Meta di aver ignorato le sue richieste ufficiali. Pochi minuti dopo il suo intervento su Instagram, l’annuncio è stato rimosso dalla piattaforma.
Il video in questione mostrava un’immagine autentica di Curtis, ma con una voce e un testo manipolati per farle promuovere un prodotto dentale. L’attrice ha sottolineato come questo uso improprio della sua immagine comprometta la sua integrità e la sua credibilità, elementi fondamentali nel suo lavoro di attrice e attivista. Ha inoltre espresso preoccupazione per le potenziali implicazioni di tale pratica, evidenziando la mancanza di adeguate protezioni contro l’abuso delle tecnologie di intelligenza artificiale.
Meta ha confermato che l’annuncio violava le sue politiche e ha provveduto alla sua rimozione. L’azienda ha inoltre dichiarato di essere al lavoro su tecnologie di riconoscimento facciale per individuare e prevenire l’uso non autorizzato delle immagini di celebrità in contenuti ingannevoli. Tuttavia, Curtis ha messo in luce la necessità di un impegno maggiore da parte delle piattaforme digitali per garantire la protezione delle persone contro l’abuso delle tecnologie emergenti.
Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di preoccupazioni riguardo all’uso etico dell’intelligenza artificiale. Altre celebrità, come Tom Hanks e Scarlett Johansson, hanno sollevato simili obiezioni riguardo all’uso non autorizzato delle loro immagini e voci in contenuti generati tramite IA.