In Sardegna è stato inaugurato il primo polo italiano dedicato all’applicazione dell’intelligenza artificiale (IA) all’archeologia, denominato AI Archeo-HUB. Questo centro interdisciplinare nasce dalla collaborazione tra l’associazione La Sardegna verso l’Unesco, l’Università di Cagliari, l’Università di Sassari e la Duke University degli Stati Uniti. L’obiettivo è sviluppare modelli di IA per la valorizzazione del patrimonio nuragico dell’isola, attraverso attività di ricerca avanzata, formazione internazionale e coinvolgimento della comunità locale.
AI Archeo-HUB si propone come un laboratorio permanente e interdisciplinare, focalizzato sulla valorizzazione del patrimonio nuragico sardo. Il centro mira a sviluppare modelli di IA capaci di classificare automaticamente i manufatti, realizzare ricostruzioni virtuali dettagliate di strutture architettoniche nuragiche e prevedere nuovi siti archeologici ancora da scoprire. Inoltre, l’inventariazione e la catalogazione dei siti esistenti potranno avvalersi di tecniche di telerilevamento e machine learning, accelerando così l’analisi e la conservazione del patrimonio.
Le potenzialità dell’IA in questo campo sono molteplici e affascinanti: dall’analisi di immagini satellitari e droni per individuare insediamenti nascosti, alla decifrazione di antichi codici e geroglifici, fino alla creazione di scenari di realtà aumentata in cui archeologi e visitatori potranno immergersi nella vita quotidiana delle antiche civiltà nuragiche, accompagnati da avatar storici. Queste tecnologie non solo facilitano la ricerca, ma ampliano anche la fruizione culturale, permettendo esperienze immersive e partecipative sia in presenza che a distanza.
Maurizio Forte, direttore del Dig@Lab della Duke University, ha definito il progetto “una sfida ambiziosa e stimolante”, sottolineando come AI Archeo-HUB intenda creare un modello di ricerca e formazione innovativo, capace di definire nuovi standard nel settore archeologico e di offrire strumenti all’avanguardia per la valorizzazione del patrimonio culturale sardo. Forte ha inoltre evidenziato l’importanza di formare giovani ricercatori a livello internazionale, grazie a borse di studio che si auspica di erogare presto.
Pierpaolo Vargiu, presidente dell’associazione La Sardegna verso l’Unesco, ha espresso con orgoglio la rilevanza del progetto per l’isola: “Il primo ArcheoHub italiano sull’intelligenza artificiale nasce proprio in Sardegna con l’obiettivo di far crescere la conoscenza scientifica e la narrazione della civiltà nuragica. Questo può cambiare la percezione della nostra Isola nell’immaginario collettivo mondiale, moltiplicando le sue opportunità di sviluppo. Grazie alle nuove tecnologie e alle sfide legate all’innovazione, diamo vita a uno straordinario esperimento di collaborazione internazionale che sta già catturando l’attenzione di esperti da tutto il mondo e testimonia le potenzialità dell’antica civiltà sarda come asset centrale per lo sviluppo economico della Sardegna”.