L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), in collaborazione con il Centro per la Ricerca e l’Innovazione Educativa (CERI), ha recentemente presentato un nuovo strumento per valutare i progressi dell’intelligenza artificiale (IA) generale, confrontandoli con le capacità umane. Questo strumento, denominato “Indicatori delle Capacità dell’IA dell’OCSE”, è stato sviluppato nell’ambito del progetto “Intelligenza Artificiale e Futuro delle Competenze” (AIFS) e rappresenta un passo significativo verso una comprensione più approfondita dell’evoluzione dell’IA.
Il rapporto, pubblicato il 3 giugno 2025, introduce una versione beta degli indicatori, frutto di cinque anni di lavoro con oltre 50 esperti internazionali. Questi indicatori mirano a fornire ai responsabili politici uno strumento per comprendere meglio l’impatto potenziale dell’IA in settori chiave come l’istruzione, il lavoro e la pubblica amministrazione, e per guidare la progettazione di politiche informate.
Il sistema di valutazione si basa su una scala a cinque livelli, dove il livello 1 rappresenta capacità risolte da tempo dai sistemi di IA, mentre il livello 5 indica prestazioni in grado di replicare completamente gli aspetti corrispondenti delle abilità umane. Attualmente, l’IA è classificata tra il livello 2 e 3 in nove aree principali, tra cui linguaggio, interazione sociale, risoluzione dei problemi, creatività, metacognizione e pensiero critico, manipolazione e intelligenza robotica. In particolare, modelli come GPT-4o di OpenAI sono valutati al limite inferiore del livello 3, con la necessità di superare fenomeni come le “allucinazioni” per progredire.
Questo approccio rappresenta una risposta alle sfide poste dalla rapida evoluzione dell’IA e mira a fornire una base solida per valutare i progressi verso l’intelligenza artificiale generale (AGI). L’OCSE prevede di rilasciare una versione completa degli indicatori entro la fine del 2026, includendo parametri aggiuntivi come multimodalità, robotica e riconoscimento emotivo.