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Secondo un recente rapporto di Accenture, le imprese europee devono accelerare l’adozione dell’intelligenza artificiale (IA) per colmare il crescente divario di produttività rispetto agli Stati Uniti e migliorare la competitività complessiva della regione. Lo studio evidenzia che, nonostante l’IA venga riconosciuta come una potenziale soluzione ai problemi di produttività in Europa, molte aziende non stanno ancora sfruttando appieno questa opportunità.

Attualmente, il lavoratore europeo medio produce solo il 76% rispetto al suo omologo statunitense, una significativa diminuzione rispetto a 30 anni fa, quando i livelli di produttività erano simili. Questo calo è attribuito a un persistente sottoinvestimento in tecnologia. Se tutte le grandi aziende europee (€1 miliardo+) migliorassero le loro capacità di IA per allinearsi a quelle delle industrie leader, Accenture stima che si potrebbero aggiungere quasi €200 miliardi ai ricavi annuali delle imprese.

Il rapporto evidenzia che le grandi aziende europee stanno adottando l’IA più rapidamente rispetto alle piccole e medie imprese, il che potrebbe ulteriormente influire sulla produttività e sulla competitività dell’Europa. Mentre quasi la metà (48%) delle più grandi aziende europee ha implementato almeno una iniziativa trasformativa di IA generativa, meno di un terzo (31%) delle aziende più piccole ha fatto lo stesso. Poiché l’Europa ha una maggiore concentrazione di piccole e medie imprese rispetto agli Stati Uniti, questa dimensione aziendale rappresenta un’opportunità significativa.

L’adozione dell’IA varia anche tra i settori. Alcuni settori, come l’automotive, l’aerospaziale e la difesa, sono all’avanguardia, mentre altri, tra cui telecomunicazioni e utilities, sono indietro. Poiché questi settori forniscono infrastrutture regionali critiche come sistemi energetici e reti digitali, la loro relativamente bassa maturità nell’IA rappresenta una preoccupazione per la competitività e la sovranità della regione.

Per realizzare il potenziale dell’IA, le aziende europee devono rafforzare le capacità necessarie per scalare le iniziative strategiche, dalla gestione dei dati e del cloud allo sviluppo del talento. Attualmente, le organizzazioni europee più grandi ottengono una media di 54 (su 100) nel nostro indice che misura lo sviluppo e l’implementazione delle capacità di IA, pari ai colleghi statunitensi. Tuttavia, le organizzazioni nella fascia di ricavi successiva ottengono solo 39. Questa differenza è significativa: le aziende più grandi hanno 3 volte più probabilità di aver integrato agenti autonomi di IA in diverse funzioni.

Per affrontare i rischi della sovranità digitale, il rapporto suggerisce un approccio a tre livelli:

  • Architettura: Utilizzare cloud sovrani o privati per carichi di lavoro critici per recuperare il controllo sui dati.
  • Legale: Operare con entità europee e globali di fiducia per ridurre l’esposizione a leggi extraterritoriali.
  • Catena di approvvigionamento: Massimizzare l’uso di soluzioni open-source per ridurre la dipendenza da software proprietari.

Le azioni individuali delle aziende possono portare l’Europa solo fino a un certo punto. Per elevare il livello regionale e realizzare la promessa dell’IA, i responsabili politici europei dovrebbero:

  • Aiutare le piccole e medie imprese a migliorare le loro capacità di IA.
  • Nutrire un ecosistema sovrano europeo di IA.
  • Sviluppare una strategia industriale coordinata.

Un approccio coordinato garantirà che le iniziative di IA siano allineate, interoperabili e scalabili, evitando la dispersione degli sforzi e massimizzando l’impatto complessivo.

L’IA offre un’opportunità unica per l’Europa di reinventare la propria economia e migliorare significativamente la competitività. Tuttavia, per realizzare appieno questo potenziale, è essenziale che le aziende europee, grandi e piccole, accelerino l’adozione dell’IA, investano nelle capacità necessarie e collaborino a livello regionale. Solo attraverso un impegno collettivo l’Europa potrà colmare il divario di produttività e affermarsi come leader globale nell’era digitale.

Di Fantasy