Amazon ha recentemente annunciato un traguardo significativo: l’implementazione del suo milionesimo robot nei magazzini di tutto il mondo. Questo sviluppo segna un passo importante nel processo di automazione dell’azienda, che ha visto crescere il numero di robot da 750.000 nel maggio dell’anno precedente a oltre un milione oggi. Il robot simbolico è stato recentemente consegnato a un centro logistico in Giappone, portando il numero totale di strutture Amazon che utilizzano robot a oltre 300.
Questa espansione della robotica nei magazzini ha sollevato preoccupazioni riguardo alla possibile riduzione del numero di lavoratori umani. Tuttavia, Amazon sottolinea che l’introduzione dei robot mira a supportare e non a sostituire il personale umano. L’azienda ha creato oltre 50.000 nuovi posti di lavoro e ha avviato programmi di formazione per oltre 700.000 dipendenti, preparandoli a ruoli tecnici legati alla gestione e manutenzione dei sistemi robotici.
In parallelo, Amazon ha lanciato un nuovo modello di intelligenza artificiale chiamato DeepFleet. Questo modello generativo è progettato per ottimizzare i percorsi dei robot all’interno dei magazzini, migliorando l’efficienza e riducendo i tempi di movimento del 10%. DeepFleet funge da sistema di gestione intelligente del traffico, coordinando i movimenti dei robot in modo simile a come un semaforo regola il flusso del traffico stradale. L’adozione di DeepFleet è destinata a velocizzare ulteriormente i tempi di consegna e a ridurre i costi operativi.
Dal 2012, anno in cui Amazon ha acquisito Kiva Systems, l’azienda ha sviluppato una flotta diversificata di robot, tra cui Hercules, in grado di sollevare fino a 1.250 libbre, e Pegasus, specializzato nella smistamento preciso dei pacchi. Uno degli sviluppi più recenti è Proteus, il primo robot mobile completamente autonomo di Amazon, progettato per lavorare in sicurezza accanto ai dipendenti umani.
Nonostante l’aumento dell’automazione, Amazon continua a enfatizzare l’importanza del lavoro umano. Il CEO Andy Jassy ha dichiarato che l’intelligenza artificiale generativa e gli agenti intelligenti porteranno a una diminuzione del numero di impiegati in alcune aree, ma allo stesso tempo emergeranno nuove categorie professionali. L’azienda sta investendo nella creazione di ruoli tecnici avanzati, come specialisti del flusso e tecnici robotici, per supportare l’integrazione della robotica nelle operazioni quotidiane.